ZIRONELLI: «SIAMO SULLA STRADA GIUSTA»
Innanzitutto complimenti alla società rossoblù per lo splendido ricordo del Pibe de Oro al ritmo del brano a lui dedicato da Manu Chao “La vida es una tombola (si yo fuera Maradona)”: meriterebbe davvero un passaggio sui media nazionali ed internazionali. Poi ecco una partita, che doveva rappresentare una svolta nello stentato cammino rossoblù e che invece si è rivelata un’altra occasione persa, anche se stavolta già averla raddrizzata nelle battute finali può far tirare un sospiro di sollievo. La nota positiva è che per la prima volta si è notata una netta superiorità rossoblù nei confronti degli avversari, ritrovatisi piuttosto casualmente in vantaggio ad inizio gara, grazie anche a discutibili decisioni arbitrali, e poi schiacciati nella loro metà campo per tutto il resto del match. Solo il tabellino con la ventina di tiri scagliati in porta, dove Pizzignacco era nella classica giornata di grazia, e fuori già parla chiaro: la Samb avrebbe meritato di stravincere un incontro, che invece ha rischiato seriamente di perdere. Due pali, un netto rigore non concesso, interventi straordinari del numero uno ospite e qualche erroraccio sotto porta stavano condannando i padroni di casa ad un rovescio, che avrebbe fatto gridare allo scandalo, finché il neo-entrato Masini non si è inventato un taglio imprevedibile in area con una precisa conclusione aerea, che ha spezzato l’incantesimo della porta veneta. Restano così imbattuti sia Zironelli (1 vittoria e 4 pareggi, stavolta in rimonta) che il Legnago in trasferta. Sono arrivati tardivi nella ripresa i cambi del mister rossoblù, che ha azzeccato i primi due con gli innesti di Nocciolini e Masini per un D’Angelo ancora non al meglio e un Lavilla frastornato dall’incredibile gol divorato a due passi dalla linea di porta, mentre non ci ha affatto convinto con gli altri due. Perché togliere Maxi Lopez per Lescano, quando si poteva tirar fuori uno dei tre centrali difensivi, visto che il Legnago (nel frattempo indebolitosi con le sostituzioni dei suoi due uomini migliori, Luppi e Bulevardi) ormai aveva tirato i remi in barca? Poi rilevare Di Pasquale con Enrici tatticamente non mutava nulla, anche se l’ex granata comunque a nostro avviso meriterebbe più spazio. A proposito infatti di Masini ed Enrici, sono due talenti che Zironelli dovrebbe cercare di valorizzare: entrambi dimostrano ottima attitudine e personalità, si sono calati bene nel loro primo campionato professionistico e soprattutto hanno tanta fame e voglia di emergere. E poi hanno quel coraggio, che Zironelli tanto reclama da parte dei suoi calciatori e che invece lui per primo dovrebbe dimostrare di possedere. Infine un caro e doveroso saluto a Franco Spinelli, che tanto ha dato dietro le quinte ai nostri colori.