Quella col Modena è stata soltanto la seconda sconfitta in campionato, la prima casalinga e per di più dopo cinque risultati utili. Tanto è bastato, però, per portare la Samb ad esonerare Paolo Montero (VEDI QUI). Diverse potrebbero essere le motivazioni che hanno portato Domenico Serafino ad interrompere il rapporto con l’allenatore uruguaiano, che in estate aveva rinnovato fino al 30 giugno 2022 il suo contratto. Tra queste, però, c’è sicuramente la voglia di non perdere tempo. Gli investimenti fatti in estate, sul piano logistico e tecnico, hanno portato a pensare che quello dell’imprenditore italo-argentino sia un progetto a lungo termine, e trova conferma nei diversi accordi pluriennali sottoscritti con calciatori e staff, ma anche nei lavori per la realizzazione del Samba Village o quelli per il rifacimento del manto erboso del Riviera delle Palme. Con l’arrivo di calciatori come Maxi Lopez e Ruben Botta, però, Serafino ha fatto capire l’intento della società non è sicuramente quello di vivacchiare nelle zone di media classifica, già a partire da questa stagione. La Samb non vuole perdere tempo e, anche se dopo le prime 7 giornate di campionato la vetta della classifica dista soltanto 3 punti (Sudtirol e Padova sono a quota 14, ndr) non si è voluto attendere oltre per una decisione forte come quella del cambio di allenatore. Un assist, in questo senso, arriva dal calendario. In un anno particolare come questo legato all’emergenza covid 19 in cui gli impegni infrasettimanali sono più numerosi che mai, la Samb ha ora la fortuna di avere davanti due settimane “normali”, in cui il nuovo allenatore potrà lavorare a pieno ritmo con la squadra: il prossimo impegno in mezzo alla settimana sarà infatti quello dell’11 novembre in casa dell’Arezzo. È anche vero che prima della trasferta toscana Maxi Lopez e compagni dovranno affrontare due squadre come Sudtirol e Perugia, ma chissà che il cambio di guida tecnica non possa essere d’aiuto per dare una scossa.