Samb, l’esperienza e le tattiche di Alessandrini per crederci fino alla fine

SAMB, UFFICIALE MISTER ALESSANDRINI
LE PRIME PAROLE DI ALESSANDRINI

Esperienza, capacità e tanta voglia di mettersi in gioco. Questi gli elementi che potrebbero aver portato la dirigenza della Samb a puntare su Marco Alessandrini per credere fino in fondo nella rimonta nei confronti del Campobasso, capolista ora distante 4 punti nella classifica del girone F di Serie D.

A 24 ore dall’esonero di Maurizio Lauro, arrivato dopo il pareggio col Real Monterotondo ma tenendo presente un’involuzione sul piano del gioco che è stata tangibile nelle ultime settimane, la società del presidente Vittorio Massi ha deciso di ingaggiare il tecnico che per tante volte si è incrociato da avversario coi colori rossoblù. In più di un’occasione, Alessandrini aveva ribadito il suo apprezzamento per la piazza sambenedettese, non solo con le classiche frasi di circostanza.

Alessandrini ha spesso avuto a che fare con la Samb come avversario, come negli anni alla guida del Fano: nel 2015/16, stagione culminata con la promozione in Lega Pro sotto la presidenza di Franco Fedeli, l’Alma fu l’avversaria più ostica per la squadra inizialmente guidata da Loris Beoni e poi da Ottavio Palladini. I team di Alessandrini, infatti, si sono spesso distinti per un gioco offensivo, puntando – a seconda degli interpreti – sul 4-2-3-1 o sul 4-3-3, assetti di gioco che potrebbe benissimo adattare all’attuale Samb.

A far pesare il piatto della bilancia dalla sua parte, poi, ci sono esperienza e carattere: elementi fondamentali per un tecnico che deve subentrare a meno di 10 giornate dalla fine della stagione, chiamato a provarle tutte per compiere una missione molto difficile ma ancora non impossibile. Per il 70enne Alessandrini, ottenere un grandissimo risultato con la Samb potrebbe essere il culmine di una carriera di tutto rispetto. Come ha detto lui al Corriere Adriatico: “subito al lavoro”.

Daniele Bollettini

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