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Il suo intervento era il più atteso e non ha deluso le aspettative. Di fronte ad una piazza Giorgini carica di entusiasmo per la presentazione della Samb che affronterà il prossimo campionato di Serie D girone F 2024/25, il presidente Vittorio Massi è andato a ruota libera e, soprattutto, a cuore aperto. Alla maniera di Vittorio Massi, insomma.
«Devo ringraziare la mia famiglia: mia madre, 88 anni, è seduta qui. Tenerci sempre assieme non è facile, ma abbiamo dimostrato di avere una grande unione e questa unione l’abbiamo riportata anche nella famiglia che è la Sambenedettese. Ringrazio tutti coloro che sono presenti, dagli sponsor – che hanno dato di nuovo fiducia a questa società – a voi che siete qui presenti – vi abbraccerei uno ad uno –. Tutti coloro che contribuiscono a questa Sambenedettese, dimostrando in un modo o nell’altro che ci vogliono essere, che vogliono essere parte di questo progetto: per me, tutti siamo presidenti della Samb.
Ringrazio Ottavio, che ho inseguito negli anni passati come fosse una bella donna. Per me lui è il vero capitano di questa Samb, anzi il comandante di questa nave. Io tutte le mattine passo davanti alla Genevieve: l’ho immaginata navigare nel mare complicato della Serie D, con Ottavio a fare da comandante per questi ragazzi. Al mister e a tutti i suoi uomini chiedo: “lottate fino in fondo, sudate questa maglia e portatela al porto di San Benedetto con una grande vittoria”.
Ringrazio anche i miei nemici, quelli che hanno cercato di “abbattermi” anche tradendomi. L ringrazio perché mi hanno fatto capire che questo posto è molto importante: ho capito che, se do fastidio a loro, a maggior ragione ci devo stare in questo posto. Non capisco proprio la questione dei profili fake: c’è libertà di parola, se vuoi dire qualcosa dilla ma mettendoci la faccia, altrimenti resterai sempre un vigliacco. Ci saranno le dirette delle partite su Vera TV, ci saranno le radiocronache su Radio Azzurra, ci sarà lo splendido bus di Cesarino Canali che porterà la Samb ovunque, ci sono i 3000 abbonamenti che abbiamo già superato e tutti i biglietti che saranno venduti: insomma, avremo tutti gli occhi puntati addosso, ma sarà così perché lo spettacolo siete voi (indicando la piazza, ndr).
Dobbiamo vincere? Signori, io sono qua per vincere il campionato. Bisogna vincere! Però, come mi ha detto il prof Di Renzo qualche settimana fa, chi decide alla fine è sempre il campo. Quest’anno, però, dobbiamo vincere e basta! I giocatori che abbiamo sono, secondo me, i migliori giocatori che ci potevano stare sul mercato, il direttore De Angelis ha fatto un grande lavoro. Per chiudere dico solo che finché ci sarete voi (indicando la piazza, ndr), ci sarò anch’io!».
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