I fratelli Coen del cinema direbbero forse “San Benedetto is no country for coaches” (“San Benedetto non è terra per allenatori”). Giorgio Roselli è il settimo allenatore della Samb sotto la gestione Fedeli: un dato già di per sé significativo se si tiene conto che viene espresso in soli tre anni e qualche mese, ma c’è anche un altro fattore – che rischia di sconfinare anche nel campo della scaramanzia – che va a supportare la tesi secondo cui nella Riviera delle Palme i tecnici non hanno vita facile. Quasi tutti gli allenatori che sono stati chiamati (e in molti casi mandati via) da Franco Fedeli sono ad oggi disoccupati. Andando in ordine cronologico il primo della lista è Loris Beoni, che in estate ha concluso la sua avventura nel settore giovanile del Napoli dopo un’esperienza agrodolce con la Folgore Caratese nel 2016/17. C’è poi Ottavio Palladini, che da poche settimane è stato sollevato dall’incarico a Vasto, dove l’inizio di stagione si è rivelato molto più complicato del previsto (3 punti in 6 partite). Si arriva all’unico allenatore della storia recente della Samb che attualmente non è disoccupato: Stefano Sanderra. L’uomo del finale di stagione 2016/17 (con eliminazione ai play off col Lecce da imbattuto) siede oggi sulla panchina dell’FC Hibernians, in Premier League maltese. Sono a spasso, invece, Francesco Moriero ed Ezio Capuano che si sono succeduti alla guida della Samb nel 2017/18. L’ultimo della sfortunata lista è Beppe Magi, esonerato meno di un mese e in attesa di trovare una nuova sistemazione. Chissà se e quanto peso dà alla scaramanzia Giorgio Roselli: sicuramente avrà dei motivi in più per tenersi ben stretta la panchina rossoblù.
Redazione