“Troppe cessioni e nessun intervento sul mercato” è lo slogan che sta dietro alla delusione dei tifosi della Samb dopo le prime due settimane di calciomercato. Ad oggi, la classifica, parla di una squadra in salute, in terza posizione (con una gara in meno rispetto alle prime due) e con 32 punti ottenuti. È facile, in questo caso, puntare il dito verso la società accusando gli addetti ai lavori di scarsa inclinazione verso il mercato in entrata. Ma le critiche (in parte) potrebbero essere infondate. La società, fino ad ora, si è privata di elementi in rosa non utilizzati o impiegati pochissimo. Gli esuberi, in particolare, sono stati Loris Damonte, Domenico Di Cecco, Lorenzo Sorrentino, Alex Bengala e Lorenzo Trillò. Si attende anche per la cessione di Gennaro Troianiello che, a differenza dei compagni, non ha ripagato la fiducia di piazza e tecnici. Bengala e Trillò torneranno a San Benedetto al termine della stagione. Il primo in campo non è mai sceso e il secondo ha collezionato 56 minuti in Coppa Italia. Diverso discorso vale per i “senior”. Loris Damonte è quello che ha più minuti in campo tra tutte e tre le competizioni (campionato, Coppa Italia e Tim Cup): 618. Lo segue il collega di reparto Mimmo Di Cecco, 551 minuti per lui. Lorenzo Sorrentino, che non ha potuto beneficiare della fiducia di Capuano, ha trovato solo 279 minuti. Insieme, tutti e cinque, hanno giocato 1.504 minuti. Se ci si prende la briga di andarli a confrontare con i dati dei rossoblù attualmente in forza alla rosa si scopre che, in cinque, hanno giocato poco più di Diego Conson (1.500 minuti). Numeri alla mano, la società, è andata a liberare la rosa da riserve e riservandosi la possibilità di intervenire sul mercato per poter pescare elementi (in primis) utili alla causa e, perché no, “futuribili”.
Samb: mancano i colpi, ma le cessioni sono state tutte indolori
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