NOTARESCO-SAMB 1-0, MANONI: «STIAMO DANDO TUTTO MA PER ORA NON BASTA»
Il caos del settore giovanile della Samb riscostruito da Massimiliano Zazzetta. L’ormai ex responsabile del vivaio rossoblù, intervenuto domenica sera a Vera TV, ha detto la sua su quanto accaduto negli ultimi mesi, ed in particolare nei giorni che hanno preceduto il messaggio inviato dallo staff alle famiglie di alcuni giovani tesserati. Una scelta, che ha poi portato all’allontanamento proprio di Zazzetta da parte del presidente Roberto Renzi, sempre più contestato dalla piazza.
«L’intervento di Rapullino nel settore giovanile? Lo ha fatto a fronte della nostra alzata di voce, resta da vedere come interviene: se lo fa per aiutare questa società è come dare una caramella ad un affamato – le parole di Zazzetta –. Se, invece, il suo intervento dovesse avere una visione più ampia nel tempo allora ben venga. Il motivo della lettera ai genitori dei ragazzi? Siamo arrivati ad un certo punto dell’anno che le promesse fatte ad inizio stagione sono state disattese. A ottobre abbiamo fronteggiato le prime problematiche e, dopo aver ricevuto i primi rimborsi, non c’è stato più nulla. Il tutto ha creato dei piccoli malumori che mi hanno portato ad indire una riunione con il direttore generale, Nicolò Renzi, per provare a comprendere il perché di queste lacune.
Il malumore non si è arrestato, portando me e i miei collaboratori ad inoltrare un messaggio alle famiglie per informarle che io non avrei avuto più goduto dell’aiuto dei miei collaboratori, ritrovandomi da solo a gestire e coordinare il settore giovanile. Da quel momento, ho cercato di intavolare una trattativa per capire se ci potessero essere delle possibilità, soprattutto per chi avrebbe dovuto ricevere rimborsi minori come quelli per gli spostamenti, per i preparatori dei portieri, per i miei collaboratori. Si parla di pochissime migliaia di euro. Quando avvisai il direttore generale, il padre (Roberto Renzi, ndr) mi ha chiamato e la conversazione ha avuto risvolti grotteschi. Si è mostrato sorpreso da queste richieste. Ci siamo trovati nella situazione in cui un cliente trova il negozio chiuso e chiede informazioni al commesso. Non possiamo dare responsabilità al commesso di questa chiusura, ma dobbiamo parlare col titolare. Ci siamo trovati a dover giustificare anche la nostra passione».