LA FIGC DICE NO ALLA SAMB IN SERIE D
Nell’estate più drammatica, sportivamente parlando, per la Samb ed i suoi tifosi, nelle ultime ore è arrivato l’ennesimo ribaltone. Una volta ottenute, dal presidente della FIGC Gabriele Gravina, le dovute rassicurazioni (QUI i dettagli) sul fatto che verrà dato altro tempo per iscrivere una società in Serie D, nonostante la bocciatura della richiesta presentata dalla S.S.D. Sambenedettese 1923, il sindaco di San Benedetto del Tronto Pasqualino Piunti si è mosso su due fronti: quello degli imprenditori locali e quello di Roberto Renzi.
Per ciò che riguarda il “gruppo locale”, quello che nelle scorse settimane ha costituito la U.S. Sambenedettese 1923, il Comune cercherà di strappare un aiuto economico al club che presenterà la richiesta di iscrizione, con la speranza che – anche in un secondo momento – si possa trovare la soluzione per un coinvolgimento “attivo” nella compagine societaria.
Società che, col passare delle ore, è sempre più probabile che possa essere la A.S. Sambenedettese di Roberto Renzi. Con questa procedura, però, Renzi dovrebbe accollarsi l’onere del contributo a fondo perduto di 350.000 euro, che potrebbe non versare nel caso in cui il TAR del Lazio dovesse accettare – adottando misure simili a quanto avvenuto nelle scorse settimane per la Casertana, anche se con un procedimento diverso – il ricorso presentato nei giorni scorsi dalla stessa A.S. Sambenedettese. Ricorso che, però, potrebbe anche essere respinto dal Tribunale Amministrativo Regionale; rischio che verrebbe abbattuto se dalla FIGC dovesse arrivare l’ok per l’iscrizione in sovrannumero.