Si sapeva che sarebbero stati episodi e dettagli a risultare decisivi nella fase cruciale del campionato, con tutte le formazioni che lottano con il coltello tra i denti per raggiungere i propri obiettivi e alla fine a due minuti dal termine pochi millimetri hanno traghettato la Samb dal possibile paradiso (riduzione a 2 delle lunghezze di distanza dal Campobasso bloccato sul pari a Fano dalla formazione dell’ex Manoni) all’inferno di un distacco aumentato di un ulteriore punto e ora di 5 unità.
È girata una sfida costantemente sul filo dell’equilibrio, quando un generoso, ma impreciso, Martiniello a botta sicura ha colpito la traversa e sul ribaltamento di fronte uno dei giovani più brillanti del campionato, l’esterno destro Marrancone, ha infilato l’incolpevole Coco, superato poi ulteriormente dall’argentino Belloni, giunto a quota 12. Come capitato all’ultima giornata del girone d’andata, quando il Campobasso fu bloccato sullo 0-0 a Termoli e la Samb scivolò immeritatamente al Riviera contro la Vigor Senigallia, Sirri e compagni non hanno approfittato del mezzo passo falso dei lupi, anzi…
Proprio da allora i rossoblù non perdevano e domenica amaramente hanno visto concludersi una striscia positiva di 9 giornate e per la seconda volta sono andati in bianco tra le mura amiche (finora era capitato solo col Fano, complice il penalty allora fallito da Alessandro). Purtroppo, si continua puntualmente a subire gol (nelle ultime 10 giornate solo due volte a Fano e in casa contro il Vastogirardi la porta rossoblù è rimasta inviolata) e questo non è certo il viatico migliore per credere ancora in una promozione, che a questo punto a sette giornate dal termine appare decisamente utopistica.
Al di là di quanto capitato nel disastroso finale, la condotta della gara col Notaresco non è stata affatto incoraggiante con una Samb non pervenuta per un’ora circa e che solo con qualche fiammata nell’ultima mezzora ha provato a superare un Notaresco, bravo a chiudere le linee di passaggio, a non concedere profondità e a ripartire più volte pericolosamente. Troppi calciatori non sono al top della condizione (i vari Cardoni, Paolini, Bontà, Tomassini, gli stessi Fabbrini e Senigagliesi, che stanno patendo acciacchi vari, Touré e Mbaye anche loro in affanno), addirittura scomparsi dai radar come Barberini o fuori causa al momento come Battista per avanzare ancora velleità da primato in una stagione, che sta ormai sfuggendo di mano ad una Samb senza smalto.
È stato quindi deludentissimo l’esordio casalingo di Marco Alessandrini, che ha riproposto un 4-3-1-2 con pochissimi sbocchi e con Senigagliesi stavolta schierato da trequartista: è andata meglio la Samb quando ha potuto svariare in ampiezza, creando così le migliori occasioni non sfruttate negli ultimi sedici metri. Certo il cammino è arduo per tutti, viste le difficoltà esterne del Campobasso, frenato a Fano, e dell’Aquila, sconfitta a Sora, ma ciò che indubbiamente lascia poche speranze è che di fatto Sirri e compagni stanno arrancando e non sarà nemmeno semplice tornare alla vittoria domenica prossima in casa del fanalino Matese, per mantenere comunque viva la flebile fiammella della speranza.
Alessio Perotti
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