SAMB-FERALPISALÒ 0-0, LA CRONACA
MONTERO: «I PLAY OFF SONO UN PREMIO PER LA CITTÀ»
È appena iniziata la settimana cruciale per la Samb, quella che potrebbe decretare il fallimento. Domenico Serafino, infatti, entro le 14:00 di sabato (orario di chiusura della cancelleria) non ha presentato presso il Tribunale di Ascoli Piceno il libretto in cui fossero stati versati almeno 25.000 euro, cifra richiesta nel decreto dello scorso 16 aprile per ottemperare al pagamento dei commissari giudiziali e di altre spese procedurali. Il termine era stato fissato per la giornata del 24 aprile e nelle possibilità di Serafino c’era anche far pervenire questa somma per via telematica. Procedura, questa, che è però piuttosto atipica e che potrebbe essere giudicata in maniera non positiva dai commissari giudiziali Franco Zazzetta e Massimiliano Pulcini. Saranno loro, lunedì, a redigere una relazione in cui si informerà il Tribunale sul versamento (o mancato versamento) di questi 25.000 euro e sull’atteggiamento che è stato tenuto in questi giorni da Serafino, lasciato solo anche dal responsabile amministrativo Massimo Collina, dimessosi nei giorni scorsi dopo che – per sua stessa ammissione – si erano arenate le trattative con possibili acquirenti e il fallimento si è stagliato come l’unica strada percorribile. Nel documento dei commissari si dovrebbe far riferimento anche a come è stato possibile disputare la partita con la Feralpisalò, per capire chi abbia provveduto ad effettuare il pagamento di spese come quelle per i tamponi e per l’utilizzo dello stadio. Dopo aver ricevuto la relazione i giudici dovrebbero convocare un’udienza (presumibilmente giovedì o venerdì) in cui potrebbe essere dichiarato il fallimento della Samb. Da quel momento si attiverebbe la procedura per provare a salvare il titolo sportivo, che andrebbe assegnato all’asta, in tempi utili per mantenere la Serie C. I tempi sono a dir poco stretti e anche il minimo intoppo, però, potrebbe risultare determinante.
