SAMB-PADOVA 0-1
di Domenico Del Zompo
MARCATORE: 16’pt Jelenic
SAMB (4-3-3): Nobile; D’Ambrosio, Cristini, Enrici; Masini, Mawuli, Rocchi (1’st Maxi Lopez) (11’st Chacon], Angiulli, Trillò (27’st Liporace); Nocciolini, Lescano. A disp. Laborda, Biondi, Di Pasquale, Botta, Malotti, Serafino, Mehmetaj, Lavilla, De Ciancio. All. Zironelli.
PADOVA (4-3-3): Vannucchi; Germano (47’st Fazzi), Gasbarro, Rossettini, Curcio; Della Latta, Ronaldo, Hraiech; Jelenic (23’st Pelagatti), Paponi (23’st Santini), Bifulco (29’st Nicastro). A disp. Merelli, Burigana, Valentini, Vasic, Biasci, Andelkovic, Beretta, Jefferson. All. Mandorlini.
ARBITRO: Natilla di Molfetta (Maninetti-Feraboli, Di Cairano).
AMMONITI: 35’pt Hraiech, 5’st Germano.
RECUPERI: 0’-5’.
NOTE: Clima rigido al Riviera, 4 gradi. Samb in completo blu, innesti rossi. Divisa bianca per il Padova.
Un’altra sconfitta che fa male, al Riviera delle Palme. Cade la Samb per mano di Jelenic, cade una Samb che nella ripresa nulla ha da rimproverarsi nonostante la fugace apparizione di Maxi Lopez. Un peccato e tante recriminazione per i ragazzi di Zironelli che lasciano in mano il pallino del gioco nella prima frazione, ma poi tornano sul rettangolo verde con diverso piglio.
La confortante vittoria del Turina contro il Salò è già alle spalle, a dare una mano ci pensa il Padova di Mandorlini che già nella prima frazione concede un profondo bagno d’umiltà ai rossoblù di Zironelli. Partono in sordina i biancoscudati che provano i primi affondi solo verso il decimo minuto con capitan Ronaldo a portare avanti l’affondo. Non rischia troppo la Samb dietro che, tuttavia, balla incredibilmente dalle parti di D’Ambrosio. Non vincere nessun duello aereo incide molto sul livello del gioco con Lescano e Nocciolini di fatto abbandonati al loro destino. Scoccato il quarto d’ora ci provano gli ospiti con un lancio lungo dalle retrovie, ma Paponi si fa cogliere in fuorigioco. Replay che avviene qualche minuto dopo, al 16’, con Gasbarro che spara lungo dalla difesa pescando la fuga di Jelenic tra Enrici e D’Ambrosio. Uno contro uno, Nobile battuto e vantaggio del Padova. C’è tanta confusione nel gioco rossoblù che stringe due corner senza tuttavia riuscire a capitalizzare. Al fischio di Natilla si riscaldano gli animi con Masini che va a spiegarsi con Curcio, ma finisce a spintoni con la terna e gli addetti ai lavori impegnati a separare un paio di calciatori. Opta per l’attacco pesante Zironelli nella ripresa: fuori Rocchi, dentro Maxi Lopez e Noccioli basso dietro le punte. Dura poco la partita dell’ex Catania, dieci minuti circa. Il tecnico rossoblù è costretto a richiamarlo in panca per un fastidio muscolare. Entra Chacon. Il Padova però nelle prime battute va sul fondo grazie a due intuizioni di Paponi, prima salva Nobile, poi l’imprecisione dell’avanti. Per la Samb ci prova Shaka Mawuli da fuori area ma la conclusione è troppo debole, Vannucchi ringrazia. È lenta la manovra dei rossoblù che mai sfondano il pullman patavino piazzato sulla trequarti. Col doppio cambio di Mandorlini gli ospiti si schierano col 4-5-1 avendo solo Santini come fulcro offensivo. Lampo di Masini al 26’ servito sulla fascia da Chacon. Fa tutto bene il 27 che supera il diretto marcatore ma dentro trova l’opposizione avversaria. Corner Samb battuto da Angiulli corto su Cristini, il cross dentro non trova compagni pronti all’appuntamento. Monologo dei padroni di casa alla mezz’ora con la terza imbucata consecutiva stavolta firmata da Liporace che, dalla sinistra, trova Nocciolini che viene contrastato da un avversario e non riesce a colpire. Nella ripresa sono i padroni di casa a fare la partita, coi biancoscudati ad assistere e coprirsi. Scende una cappa gelata sul Riviera, giocano col cronometro gli ospiti che a casa portano tre punti non proprio cristallini anche alla luce del clamoroso rigore non concesso per fallo su Lescano di Pelagatti proprio in conclusione. Natilla di Molfetta sparge sale sulla ferita fischiando un inspiegabile fallo in attacco. Al Riviera con la Samb costretta a leccarsi le ferite in una partita fondamentalmente giocata alla pari contro una squadra forte, spigolosa e pragmatica. Cadono ancora tra le mura amiche, anche se con gli spalti vuoti ormai non fa più tanta differenza.