Samb, Palladini: «È la vittoria più entusiasmante. Ci sono i presupposti per andare avanti»

SAMB, MARTEDÌ LA RIPRESA DEGLI ALLENAMENTI
LE PAROLE DI DE ANGELIS: «GRUPPO DA PRESERVARE»

«La promozione più difficile da raggiungere è stata quella della stagione 2012/13, perché non prendemmo soldi per sei mesi. Quella appena raggiunta è stata la più entusiasmante perché è arrivata in un momento difficile della mia carriera. La soddisfazione è immensa, anche perché è arrivata dopo l’inaspettata chiamata di Massi nell’estate scorsa. Ero consapevole delle responsabilità che andavo ad assumermi e, alla fine, per come è andata, è stata la scelta giusta».

Ottavio Palladini a tutto tondo. Il condottiero della Samb, quello che per la quarta volta da allenatore l’ha portata a vincere un campionato (tre di Serie D e uno di Eccellenza) si è concesso in una lunga intervista al Corriere Adriatico, in cui ha ripercorso le tappe principali della fantastica stagione 2024/25 che gli ha permesso di riportare il club rossoblù in Serie C.

«Tornare alla Samb è stato stupendo, ma al tempo stesso c’era anche la preoccupazione di non poter rispondere alle aspettative che c’erano: le responsabilità erano tante – le parole di Palladini al Corriere Adriatico –. Ci siamo messi a lavorare con umiltà e a testa bassa. Con De Angelis c’è stata subito empatia e tutto è filato liscio. Non mi aspettavo di vincere il campionato con questo largo vantaggio, pensavo che potesse essere in bilico fino alla fine. Devo ringraziare i ragazzi e Massi che ha fatto un capolavoro nel riportare entusiasmo nella piazza».

«Cosa ho di speciale per fare così bene a San Benedetto? Me lo sono domandato tante volte. Credo di avere un particolare feeling; riesco ad isolarmi e a mantenermi lucido. San Benedetto mi porta a fare sempre di più, ma devo tutto ai miei collaboratori. La soddisfazione più grande è ricevere l’affetto della città – ha detto Palladini, che poi ha risposto anche all’inevitabile domanda sul futuro –. Ci sono i presupposti per andare avanti, anche perché non mi vedo lontano dalla Samb. Ma prima voglio parlare con la società per capire quello che bisogna fare, la mia intenzione è di riflettere bene. Nei prossimi giorni incontrerò Massi e De Angelis: con loro e con lo staff c’è empatia».

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