Samb, Pezzola: «A Teramo per vincere e chiudere i giochi»

VAI SAMB, GIOCATI IL PRIMO MATCH-POINT!

«Sarà una Samb convinta di andare a Teramo per vincere e chiudere i giochi. Lo vogliamo tutti. Siamo tranquilli perché l’obiettivo prefissato lo raggiungeremo. Se poi non sarà a Teramo, lo centreremo nelle successive partite».

Parla così il difensore della Samb, Leonardo Pezzola, a poche ore dal big match del Bonolis contro il Teramo. Parole, quelle pronunciate dal centrale rossoblù, che mostrano determinazione, fiducia nei propri mezzi e una grande voglia di provare a vincere per chiudere definitivamente il campionato e staccare il tanto desiderato pass per la serie C: «Abbiamo dimostrato che se giochiamo con il freno tirato, non facciamo bene – dichiara Pezzola -. Siamo forti se pigiamo sull’acceleratore ed il nostro obiettivo a Teramo sarà quello di vincere la partita. Arriviamo al Bonolis da favoriti e d’altronde la storia del campionato dice che nelle partite importanti rispondiamo sempre presente.

Sappiamo che il Teramo è un’ottima squadra, che gioca bene ed è un avversario tosto da affrontare – continua il 23enne difensore rossoblù -. Andremo al Bonolis con gli occhi aperti, ma al tempo stesso per proporre il nostro gioco. Il Teramo sta disputando un ottimo campionato e si sta meritando il secondo posto in classifica. A quattro giornate dal termine ci prova a regalarsi un’opportunità di riaprire i giochi, ma ci crediamo anche noi nell’ottenere i tre punti che ci servono per raggiungere il nostro obiettivo. Siamo sereni e consapevoli della nostra forza».

Infine, Pezzola rivolge un pensiero ai tifosi rossoblù che non potranno essere al Bonolis e all’importanza che riveste il tecnico Palladini: «Con l’incitamento dei nostri tifosi, le gambe vanno da sole e ci dispiace quindi che non ci saranno – conclude Pezzola -. Cercheremo di dare tutto per loro. Per Palladini non si possono che spendere parole positive. Sta vivendo emozioni particolari per lui che è una bandiera della Samb. Ci ha trasmesso sempre la serenità e ci ha insegnato, prima di tutto, ad avere il corretto atteggiamento in campo. Il mister ci ha fatto capire il peso della maglia che indossiamo».

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