SAMB-PIACENZA FINISCE 4-1, LA CRONACA
FEDELI: «PENSARE IN GRANDE? NO, PARTITA PER PARTITA»
MONTERO: «ABBIAMO SAPUTO SOFFRIRE»
Quella ottenuta col Piacenza è una vittoria che vale molto più di tre punti. È vero, questa frase viene usata molto spesso (forse troppo), ma non si può non sottolineare il valore del 4-2 del Riviera e di come questo sia stato ottenuto. La prima cosa da ricordare è che il match era partito con gli ospiti che governavano il gioco per una buona mezz’ora, con tanto di vantaggio meritato. Poi tutti sappiamo come è finita. La seconda considerazione da fare è che dall’altra parte si aveva una squadra reduce da una finale playoff e costruita quantomeno per ripetere questo risultato, con giocatori come Cacia, Sylla, Cattaneo e Giandonato in panchina. La cosa che più salta all’occhio, però, è che la Samb, questa Samb, ha mostrato una ferocia agonistica che non si spegne mai e anzi aumenta con il passare dei minuti permettendole di ribaltare anche le situazioni più negative. In campo si vedono calciatori che si aiutano, si parlano, si cercano: insomma si sta cementando un gruppo di ragazzi senza particolari primedonne, con l’unico scopo che è quello di seguire le direttive del carismatico allenatore. Ed ecco l’ultimo motivo per cui questa vittoria vale così tanto: Paolo Montero sta continuando a far sua questa squadra, sta infondendo ai suoi ragazzi una determinazione tale che ognuno in campo da tutto e a volte anche di più. Il tecnico uruguaiano sta lavorando molto sulle teste dei suoi ragazzi, sul modo di pensare prima ancora che di giocare a calcio. Il “pigna” continua a mantenere il profilo basso per quanto riguarda gli obiettivi, e fa benissimo, ma le sue mani pian piano stanno modellando una “feroce macchina da calcio”. Potrebbero esserci pure dei passi falsi in futuro, ci mancherebbe, ma di sicuro questa Samb continuerà a divertire ed entusiasmare i suoi tifosi.