Ancora riecheggiano sugli scalini del Riviera i malumori per la sconfitta di Monza, la Samb vuole lasciarseli alle spalle tornando a vincere. Anche per questo, forse, Roselli, oggi sostituito da Quondamatteo in panchina, opta per l’aumento delle bocche di fuoco schierando un tridente composto da Di Massimo ad agire tra Stanco e Calderini. Questa soluzione sorprende il Ravenna che soffre già dai primissimi minuti dove Calderini prova a scaldare le mani di Venturi provando pure qualche combinazione sulla catena mancina con Cecchini e arrivando spesso al cross. Buono quello al 12’ dove Stanco non arriva per una manciata di centimetri. Proteste, pure veementi, intorno al quarto d’ora quando è Di Massimo a sfondare dalla sinistra abbracciato da Ronchi. Il Riviera chiede rigore, Zufferli a due passi dall’azione fa segno che nulla è successo. Al 24’ ancora Calderini si rende pericoloso. Rimpalla in area la sfera sugli sviluppi di una rimessa laterale, alla conclusione di Di Massimo risponde la difesa romagnola che spazza male. L’ex Foggia prova la botta col sinistro ciccando malamente la conclusione. Clamoroso, ancora, poco prima della mezz’ora. Cecchini esce fuori da un’azione offensiva ravennate e lancia la corsa del codino che dopo una progressione arriva in area e appoggia per Di Massimo, bravo a concludere al volo ma sfortunato con la palla che sorvola il legno alto. È una buonissima Samb, precisa e sempre pericolosa in fase offensiva, precisa e pulita nelle chiusure difensive. Il Ravenna, migliorato nel mercato, ma sempre fedele al suo credo tattico, non riesce a svegliare Pegorin dal torpore.
Redazione