Samb-Real Monterotondo 1-1, IL COMMENTO: La peggiore Samb

SAMB, ESONERATO MISTER MAURIZIO LAURO
SAMB-REAL MONTEROTONDO 1-1, LA CRONACA
MASSI: «STIAMO REGALANDO IL CAMPIONATO»

Prolunga la sua serie positiva la Samb nel girone di ritorno, in cui è l’unica imbattuta, portando a 8 i risultati utili consecutivi (5 vittorie e 3 pari), ma non basta per restare in scia ad un Campobasso, che a Tivoli centra la quarta vittoria consecutiva, migliore filotto del campionato, e primeggia anche nella classifica parziale del ritorno, portando a 4 le lunghezze di vantaggio su Sirri e compagni.

Il primo 1-1 casalingo (gli altri tre pari al Riviera erano stati uno 0-0 e un 2-2), ottenuto in rimonta col primo gol di uno dei pochi a raggiungere la piena sufficienza oggi, Pezzola, coincide anche col secondo pareggio agguantato in trasferta da un Real Monterotondo, che oltre alle quattro vittorie in versione da viaggio aveva impattato solamente pure da queste parti, ad Ascoli. In tanti si aspettavano una Samb garibaldina, sfruttando l’iniezione di adrenalina ricevuta dal tap-in vincente di Sbardella al 94’ a Riccione; invece, è stata una versione in maschera e veramente deludente di Sirri e compagni quella vista in un Riviera, dove nel primo quarto d’ora è andata in scena una veemente contestazione nei confronti dell’amministrazione comunale per la demolizione della fossa dei leoni del Ballarin in corso in questi giorni.

È bastato un Real Monterotondo (quartultimo in graduatoria) coriaceo ed organizzato con un giovanotto di 37 anni come Napoleoni, che ha spesso portato a spasso almeno un paio di avversari, per imbavagliare una spenta e prevedibile Samb, capace di avere un sussulto solo negli ultimi minuti della prima frazione, ma assolutamente non pervenuta nella ripresa, quando dopo il repentino pari ci si aspettava un assalto all’arma bianca. Penalizzati anche dall’immediato infortunio subito dal “gladiatore” Battista, i padroni di casa hanno costantemente faticato per assumere con continuità le redini del gioco, stentando con una manovra a “lento pede” ad indovinare i varchi giusti nell’assetto messo su da Polverini, che ha così pienamente confermato in campo la volontà di vendere carissima la pelle espressa in settimana.

Certo le non ottimali condizioni fisiche di Senigagliesi e Fabbrini, costretto a ricorrere ad una vistosa maschera per giocare, non hanno agevolato quella brillantezza e rapidità necessarie per scardinare la fase difensiva ospite. Così ancora una volta sul terreno di gioco contano fino ad un certo punto i dati statistici che vedevano il migliore attacco sfidare la peggiore difesa del campionato, perché, come diceva Sartre, le difficoltà nel calcio nascono dal fatto che purtroppo gioca pure l’avversario. E se non lo affronti con voglia di vincere, idee e compattezza è sempre dura contro chiunque: tutte queste qualità sono clamorosamente mancate alla Samb odierna con grosse responsabilità non solo dei calciatori stessi, ma anche di chi siede in panchina (QUI l’ufficialità dell’esonero di Lauro, ndr).

Sono d’altronde diverse gare che Sirri e compagni latitano sul piano del gioco e la china intrapresa non poteva che sfociare in questo “impasse”. Al di là dei 4 punti di differenza, che con 9 gare ancora da disputare sarebbero recuperabili, il fatto che il Campobasso sia in crescita mentre la Samb appare involuta rende di fatto questo divario una specie di solco veramente arduo da colmare.

Alessio Perotti

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