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Samb-Recanatese 1-0, IL COMMENTO: La vince il Riviera

È ancora una volta straordinario il colpo d’occhio del Riviera delle Palme, che sugli spalti si ripresenta bellissimo, riempito da un nuovo record di abbonati e degli impareggiabili tifosi rossoblù, ormai iconici a livello nazionale e che dimostrano a chiare lettere di aver smaltito la delusione patita nella scorsa stagione. Non è invece altrettanto ammirevole, ma già un tantino migliorato rispetto a due settimane fa, il terreno di gioco, che dovrebbe tornare decente tra quindici giorni.

E come il campo non è ancora al meglio questa rinnovata Samb, che stavolta almeno comunque esprime un’evidente supremazia territoriale nei confronti della Recanatese. Di nuovo contro un 3-5-2, più simile peraltro ad un 5-3-2 di fatto, ulteriormente difensivistico dopo la repentina fuoruscita di Melchiorri per infortunio, per l’esordio casalingo si opta per il canonico 4-3-3, che poi dovrebbe essere il layout stagionale, con Candellori adattato nel ruolo di playmaker. Fanno movimento per suggerire sovrapposizioni le mezzali rossoblù, con Kerjota che spazia lungo tutto l’arco offensivo, ma le pur buone intenzioni sono penalizzate con la scarsa velocità e la prevedibilità di un’insistenza smodata e priva di sbocchi nella ricerca dei cross.

Raramente si è optato per l’uno-due o l’inserimento palla a terra, guarda caso decisivo in occasione del penalty conquistato da Paolini e trasformato da Eusepi, per disarcionare il compatto e aitante trio difensivo leopardiano costituito dai granatieri Spezzano-Ferrante (immarcescibile)-Cusumano. Come sette giorni fa ad Ascoli è rimasto infatti a lungo inoperoso il numero uno avversario a dispetto di un reparto offensivo, che sulla carta sarebbe pure il fiore all’occhiello di casa nostra. Ha fruttato invece il passaggio al 4-2-3-1 con l’ingresso di Baldassi in funzione di trequartista al posto di un comunque dinamico D’Eramo, che dopo un anno di assenza per un grave infortunio sta pian piano ritrovando condizione e corsa.

Con una Recanatese ridotta ai minimi termini per l’assenza del suo uomo-simbolo Sbaffo sin dall’inizio, di Melchiorri già nella prima frazione e Mordini nella ripresa, si poteva e doveva fare di più, anzi si è rischiato fin troppo. Certo che si dovrà lavorare ancora tanto per proporre una Samb veramente da vertice: intanto al top lo è già una tifoseria, vera trionfatrice di questo pomeriggio e quant’è bello e dolce naufragare in questa marea rossoblù.

Alessio Perotti

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