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Samb, Sbaffo si presenta: «Vivrò questa esperienza con grande passione»

SAMB, SBAFFO È UN GIOCATORE ROSSOBLÙ

Alessandro Sbaffo, nuovo giocatore della Samb, si è presentato nel corso della conferenza stampa indetta dalla società rossoblù poche ore dopo aver ufficializzato l’arrivo dell’ex attaccante della Recanatese.

ALESSANDRO SBAFFO: «Perché San Benedetto? Anche se questa estate non è andata come volevamo, ho sempre covato il desiderio di intraprendere una nuova avventura con la Samb. Una volta iniziato il mercato di gennaio, ho capito che poteva riaprirsi quella porta. Questa società ha un fascino davvero elevato, quindi, sono molto felice di aver potuto scegliere di vivere questa nuova avventura. Affronterò con entusiasmo questa nuovo capitolo della mia vita professionale. Perplessità dei tifosi rossoblù? Per me rappresentano uno stimolo in più: la scorsa estate sarei stato accolto con un tappeto rosso, invece ora entro dalla porta di servizio, quindi, dovrò guadagnarmi la loro fiducia. In ogni caso, posso dire loro che vivrò questa esperienza con grande passione, perché amo il calcio passionale e genuino: due aspetti ben presenti in questa fantastica piazza. Fisicamente come sto? Ho avuto un problema che posso dire di aver risolto e, anche se gradualmente, sto ritrovando la miglior forma fisica.

Questa Samb è forte, sta bene fisicamente e vuole raggiungere un determinato obiettivo. A questo gruppo penso di portare qualcosa di positivo, come per esempio la mia intima e bellissima esperienza vissuta con la Recanatese. Perché il numero 14 di maglia? Una casualità che abbia sottoscritto il contratto proprio il giorno 14, ma questo numero è soprattutto dovuto a segnali importanti che mi sono giunti in questi giorni, oltre al fatto che anche il mitico Johan Cruijff ha indossato questo numero di maglia. Entrare a far parte di un gruppo con meccanismi di gioco e di spogliatoio già ben oleati non è mai semplice, ma sono pronto a mettermi, con intelligenza e senza voler creare problemi, a completa disposizione del mister, del suo staff e di tutti i miei nuovi compagni.

Se reputo un problema dover partire dalla panchina panchina? Posso solamente dire che sto bene fisicamente e che mi metterò al completo servizio della squadra: cercherò di risolvere i problemi, non di crearne. In conclusione, ci tengo a ringraziare i dirigenti della Recanatese, perché nel momento che avevo espresso il desiderio di voler vivere una nuova avventura hanno compreso senza problemi la mia volontà: non ho rinunciato a nulla».

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