SAMB-SORA 0-0, MAXI GALLERIA FOTOTIFO
SAMB-SORA 0-0, LE PAROLE DI PALLADINI
Come era successo dopo L’Aquila, quando la Samb aveva toccato il cielo con un dito e intravisto la promozione, per poi impantanarsi in casa col Fossombrone in un deludente 0-0, tanto è stato anche nel post-Senigallia, quando sembrava che gli uomini di Palladini avessero inferto la stoccata decisiva al campionato, arenandosi nuovamente sul nulla di fatto quest’oggi contro un buon Sora. Hanno confermato i ciociari di esprimere un buon calcio, anche dal punto di vista tecnico, dimostrando che non a caso hanno recentemente sconfitto per 2-0 sia Teramo che Chieti, raccogliendo tra l’altro un ottimo bottino di 5 vittorie in trasferta. E infatti ha rischiato un tantino soprattutto nelle prime battute la Samb, cresciuta col passare dei minuti, ma senza riuscire a capitalizzare come fatto nelle due precedenti vittorie gli episodi costruiti.
C’era grande attesa per una partita, che poteva portare i rossoblù veramente ad un passo dalla Serie C, e questo probabilmente ha creato quel pizzico di tensione in più ad Eusepi e compagni, che hanno fatto inizialmente fatica ad entrare in partita, sciogliendosi solo a partire dal finale di primo tempo, per poi accelerare in una ripresa a tratti arrembante, ma senza fortuna. Qualche grattacapo comunque i bianconeri, che, c’è da dire, hanno mantenuto un atteggiamento propositivo con 3 uomini offensivi per tutto il match, l’hanno creato anche nella ripresa, inducendo Palladini nel finale a convertire il modulo dal 4-2-4 ad un meno sbilanciato 4-3-3, magari anche considerando il risultato a favore che stava maturando a Recanati. Invece l’imprevedibilità del calcio e di un campionato costantemente insidioso, in cui è sempre necessario mantenere alti i livelli di attenzione, intensità ed aggressività, ha visto proprio nei minuti finali il clamoroso ribaltamento del punteggio da parte del Teramo, così arrivato alla quarta vittoria consecutiva.
Non si è chiusa pertanto come meritava e come tutto l’ambiente auspicava una bella settimana con gli auguri per i 102 anni della Samb giunti da tutta Italia e il compleanno del vicepresidente Fausto Massi, una figura spesso in disparte, ma fondamentale per gli equilibri societari (come non ricordare poi il suo coraggio leonino nel tentativo di sedare gli animi, rischiando l’incolumità, nei tafferugli in campo a fine partita a L’Aquila?). Hanno vinto comunque ancora una volta i tifosi rossoblù, nel frattempo di nuovo bloccati per la prossima trasferta in terra abruzzese, con le 8000 presenze al Riviera ed una coreografia da Serie A. Avrebbero indubbiamente meritato il premio dei tre punti, invece, per come si sono messe le cose, dovranno ancora soffrire almeno per un’altra settimana.
Quella che porterà ad una sorta di “giudizio universale”, tanto per citare il titolo di un famoso film del sorano più illustre, Vittorio De Sica, che sancirà se la Samb potrà salire direttamente in paradiso, vincendo, restare temporaneamente nel purgatorio con un pareggio o ricadere nell’inferno con una sconfitta, che riaprirebbe i giochi al vertice. Sperando di recuperare Zini e Paolini, oggi assenti per noie fisiche, e magari di aggregare anche Candellori, Eusepi e compagni dovranno ritrovare tutta la loro cattiveria e determinazione, sfidando il diavolo teramano con la tranquillità dei forti, per dimostrare una volta di più di essere uomini da Samb e degna capolista e regalare una grandissima ed attesissima gioia al loro popolo.
Alessio Perotti
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