NOTARESCO-SAMB 1-0, MANONI: «STIAMO DANDO TUTTO MA PER ORA NON BASTA»
Da Renzi a Rapullino, passando per il Centenario e le profonde preoccupazioni della tifoseria. Il sindaco Antonio Spazzafumo è tornato a parlare di Samb e lo ha fatto ospite di Vera TV domenica sera, a poche ore – tra l’altro – dall’ultima sconfitta rimediata dalla squadra rossoblù sul campo del Notaresco.
«Con Renzi ho parlato gli scorsi giorni ricevendo rassicurazioni. Ho posto domande ben precise, ma ho avuto risposte che lasciano un po’ a desiderare. Se Renzi ci dice cosa vuole fare allora potremmo muoverci. Continua a chiedere molti soldi per l’acquisto della Samb, ma la vedo dura che riesca a vendere a quelle cifre. Una cosa è certa, se dovesse andare male questa gestione il lavoro da fare dovrà essere molto più serio. In questi anni ne abbiamo viste molte di cordate o presunte tali. La Samb è una società privata e, per questo motivo, il sindaco può solamente sollecitare il presidente a comportarsi bene con i suoi collaboratori – le parole del primo cittadino sambenedettese –. Dal punto di vista stadio, c’è un accordo tra società sul pagamento dell’impianto sportivo che deve avvenire da un certo periodo in poi. Siamo arrivati quasi al termine di questa data e quindi a breve sapremo se il presidente sarà in grado di pagare le rate dell’impianto sportivo».
«Area Brancadoro? La destinazione dell’area è a verde sportivo. Chi ha comprato ne è conoscenza. Con Rapullino ci siamo sentiti diverse volte e sono rimasto sorpreso da questo investimento, perché non aveva mai manifestato interesse. Il mio, però, è uno stupore positivo, perché Rapullino è una persona seria che ha dimostrato interesse per questa città. Un imprenditore nel vero senso della parola».
«Centenario? Sicuramente organizzeremo una grande festa. Non so se ci riusciremo per il 4 aprile. Probabilmente, la faremo nei mesi di giugno o luglio. Si tratta di un evento che interessa tutta la città e molte zone limitrofe. Renzi parteciperà? Non lo so, vedremo.
«Dovessero venire a mancare i presupposti per salvare questa Samb dobbiamo iniziare a fare un ragionamento serio. San Benedetto è una piazza dove il calcio è molto vissuto e oggi la vedo un po’ sfilacciata. Il lavoro da fare è difficile e molto importante. In ogni caso, deve essere fatto bene e con ampie prospettive future. Questa città è stata sbeffeggiata e derisa troppe volte. Futuro? Dalle criticità possono nascere buone opportunità. Cerchiamo di restare tranquilli. Il tempo sarà dalla nostra parte. Se dovessimo mettere mano ad un progetto Samb chiaramente ci dovranno essere le garanzie di un progetto a scadenza molto lunga. La situazione del manto erboso? C’è una causa in corso e vedremo come si evolverà».