Samb-Teramo 2-1, IL COMMENTO: Gruppo d’acciaio

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Tra le due formazioni che finora avevano perso di meno, una sola volta, la seconda sconfitta stagionale viene rimediata da un Teramo, che solo alla prima giornata a Fossombrone aveva ricevuto “disco rosso”. Nel fortino del Riviera delle Palme e senza il pubblico ospite per l’ennesima trasferta vietata, nuovamente stigmatizzata dalla curva rossoblù con tanto di striscione e di ingresso ritardato di circa dieci minuti, la Samb coglie i tre punti per la sesta volta su sette incontri disputati tra le mura amiche (unico stop quello infrasettimanale contro un Avezzano, peraltro avvezzo ai raid come successo anche oggi a Fossombrone) e il terzo successo consecutivo. Peccato che dopo cinque turni la porta rossoblù sia stata violata con la rete piuttosto rocambolesca che ha tenuto in sospeso il match fino al triplice fischio finale.

Nuovamente ha dovuto stringere i denti sino all’ultimo minuto di recupero la pattuglia di casa nostra, oggi capitanata da Gennari, che con la terza vittoria consecutiva casalinga di misura allunga sulle più dirette avversarie, ma di acqua sotto i ponti ne dovrà passare ancora parecchia. È stato questo, comunque, un successo di platino, che ha scacciato le streghe della quattordicesima giornata, quando un anno fa la sconfitta di Campobasso fu la chiave di volta negativa della stagione dopo aver accumulato cinque punti di vantaggio. Oltre a questo ricorso storico, c’era molta apprensione in vista di questa sfida notoriamente battagliata (e tanto è stato) sia per la forza del Teramo che per i numerosi assenti.

C’era, infatti, mezza squadra out (i 4 infortunati Orsini, Pezzola, Baldassi e Paolini – speriamo che per lui e per la Samb non si ripeta il calvario dello scorso anno – e lo squalificato capitan Eusepi, anche lui tra l’altro acciaccato) e dalla distinta è risaltata evidentemente la scelta della linea verde da parte di Ottavio Palladini con ben 5 calciatori under in campo (Semprini, Zoboletti, Orfano, Tataranni e Lonardo) contro i canonici 3 schierati da Pomante, a dimostrazione del valore della pattuglia under in rosa. E domani (lunedì, ndr) inizia ufficialmente una fase ulteriormente calda con l’apertura del mercato dilettantistico in contemporanea con le ultime tre giornate del girone d’andata. Le prime mosse delle big non si sono fatte attendere: Zoboletti, molto utile per le variazioni tattiche e di under che consentirà a Palladini, tornato in casa Samb dopo una breve esperienza in Serie C a Carpi, bomber Vuthaj, uno abituato ad andare abbondantemente in doppia cifra in Serie D, acquistato dal facoltoso Chieti, e la colonna difensiva Scognamiglio sottratta da L’Aquila al Roma City.

Ci sarà, prendendo ad esempio quanto fatto proprio nell’ultima stagione di Serie D vinta sempre con Palladini in panchina nel 2015/16 con gli arrivi degli attaccanti Fioretti e Gavoci e dei centrocampisti Raparo e Baldinini, da rafforzare ponderatamente un organico già altamente competitivo: urgono almeno un altro 2006 e un attaccante avvezzo a segnare in D (potrebbe trattarsi di un ottimo prospetto come Camilli del Roma City). Non staranno certo a guardare avversarie accreditate come Chieti e L’Aquila, ora distanziate di sette punti ma che hanno già annunciato un mercato sfarzoso per lottare per il primo posto sino alla fine. Infine, dopo le ulteriori schermaglie tra società ed amministrazione comunale, stavolta sul tema delle trasferte dei tifosi ospiti e dei parcheggi allo stadio, propongo per il bene di tutti una sorta di “tregua olimpica” tra le parti fino al termine della stagione, per remare veramente compattamente dalla stessa parte nel mare non certo calmo di questo campionato: tutti, questa squadra forgiata nell’acciaio in primis, ne trarremo beneficio, perché si avveri finalmente il sogno del ritorno nel professionismo.

Alessio Perotti

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