Per una Samb che annaspa sotto tutti gli aspetti, dentro e soprattutto fuori dal campo, è di importanza capitale la vittoria ottenuta contro il Tolentino. Di fronte al fanalino di coda del girone F, nella prima parte di gara sono emerse ancora una volta le difficoltà di una squadra bloccata sotto gli aspetti tecnico e mentale, incapace di impegnare seriamente il portiere della squadra con la peggior difesa del torneo al netto dell’azione in solitaria di Vita.
Nel finale i tentativi rossoblù si sono fatti più insistenti e, alla fine, è arrivata una meritata vittoria, ottenuta a tempo scaduto quasi a mo’ di risarcimento per il rocambolesco episodio di domenica scorsa a Pineto, quando venne interrotta una chiara azione da gol dall’anticipato triplice fischio dell’arbitro.
Il calcio, però, a volte è così: toglie e restituisce in un bilanciamento che, però, per la Samb sembra non valere per ciò che riguarda le vicende societarie, con la piazza che negli ultimi decenni è stata spesso costretta a vivere situazioni imbarazzanti come quella attuale. Dal desaparecido Renzi i giocatori (e non solo loro) attendono notizie (e soldi). Nel frattempo, però, i tre punti ottenuti in extremis al Riviera delle Palme sono una vera e propria boccata d’aria per Angiulli e compagni, che così vedono allontanarsi la zona retrocessione.