Novanta giorni a tutta velocità. Sono trascorsi tre mesi da quando Domenico Serafino è diventato presidente della Samb. Lo scorso 10 giugno il produttore musicale italo-argentino ha rilevato l’intero pacchetto azionario dall’ormai ex patron Franco Fedeli. Da quel momento sono successe tantissime cose nel mondo rossoblù: dalla decisione (non affatto scontata) di disputare i play off poi svaniti subito contro il Padova, alle conferme del duo Fusco-Montero, fino ad arrivare allo sfavillante calciomercato. La nuova società, però, si è mossa anche e soprattutto sul fronte logistico-organizzativo, come dimostrato dal Samba Village a Monsampolo (VEDI QUI) e dai lavori di rifacimento del manto erboso per il Riviera delle Palme (VEDI QUI). Ci sono poi il rilancio del settore giovanile (compresa la rinascita della Samb femminile) e i rapporti sempre più profondi intessuti con le varie società sportive del territorio. Tutte mosse che hanno entusiasmato i tifosi, che già fremono per l’inizio della stagione 2020/21 di Serie Ce che soprattutto testimoniano come quello di Domenico Serafino sia un progetto a lunga scadenza per la Samb.