Sono quattro i punti che separano Samb e Triestina in campionato. I rossoblù vogliono consolidare la seconda posizione. Grande lavoro svolto dai suoi in settimana culminato con una rifinitura perfetta:
«Sarà una squadra alla “Capuano”. Ho visto una rifinitura che non vedevo da sette o otto anni. A un certo punto mi sono rotto i cogl***i e ho detto basta: andavano oltre lo stremo della fatica, quasi allo strapazzo per quanto riguarda i segmenti tattici e l’impegno fisico. I ragazzi hanno dato molto a livello di ignoranza ed aggressività. Ci giochiamo il Natale: se vinciamo, almeno per quanto mi riguarda, sarà un buon natale altrimenti passerò un bruttissimo natale. Sarà una Samb aggressiva, cattiva, ignorante, volitiva, propositiva…»
Incerto l’esito, ma almeno per quanto riguarda la preparazione del match si possono dormire sonni sereni. Ma che Triestina sarà?
«È una squadra non forte, fortissima. Sannino è un allenatore che ha allenato in serie A ed è una persona che stimo tantissimo: cura i particolari e carica i suoi giocatori. In questa categoria c’entra poco. La Triestina a campo aperto ti ammazza, sa essere devastante. Ha un potenziale offensivo che poche hanno in questa categoria: Mensah e Petrella sugli esterni, Arma, Bracaletti, Pozzebon che non gioca, Meduri, Porcari… Quest’anno non ci sono Parma e Venezia, ma ci sono sette o otto squadre molto forti e la Triestina è una di queste. Cambiano molto: fanno un 4-2-3-1 che poi può essere un 4-4-1-1 ma partono anche dal 4-3-3 spesso. Abbiamo, come al solito, preparato in maniera maniacale la fase difendente che prescinde dall’avversario».
Mister Capuano, comunque, non manca occasione per rimarcare il grande lavoro dei suoi ragazzi in questo spezzone di stagione. Il secondo posto è una diretta conseguenza:
«Stiamo facendo qualcosa di importante e non vogliamo fermarci. Oggi ho letto un commento di un tifosi che dice: “Mister facci fare il miglior natale della nostra vita da secondi in classifica, per noi è un sogno”. Noi lottiamo per questa gente che vive in base ai risultati della propria squadra. Noi non vogliamo fermarci, anzi, vogliamo correre sempre di più».
Domani si vedrà una Samb che non si accontenterà mai per tutti i novanta minuti sospinta dal proprio pubblico:
«Il pareggio? Non alberga nel mio concetto di calcio. Domani saremo supportati da 5-6mila persone. Noi la curva ce l’abbiamo, gli altri no».