Samb, un Re Leone per ruggire ancor di più

SBAFFO È FINALMENTE ROSSOBLÙ:
CONTRATTO FINO A GIUGNO 2026

SAMB, SBAFFO SI PRESENTA:
«SONO A COMPLETA DISPOSIZIONE»

MASSI: «CON SBAFFO UN ALTRO PASSO IN
AVANTI, PENSANDO ANCHE AL FUTURO»

È arrivato con un girone di ritardo alla corte di Ottavio Palladini il Re Leone dopo i 4 anni e mezzo trascorsi a Recanati. Proprio lì domenica scorsa dopo la partita ci aveva fatto quasi tenerezza vederlo ad un colloquio piuttosto serrato in mezzo al campo con il vicepresidente leopardiano Camilletti, poi appartato e isolato rispetto a quelli che ormai sono ex compagni di squadra nel pub vicino al Tubaldi e infine sentirlo biascicare “non tengono in considerazione la mia volontà”, riferendosi chiaramente ai dirigenti recanatesi. Dopo il dietrofront estivo, ma in quell’occasione anche la società rossoblù ebbe la sua responsabilità nell’averlo precipitosamente e frettolosamente annunciato prima che risolvesse il contratto con la Recanatese, questa è la conclusione più logica ed auspicata per tutte le parti di un’autentica “telenovela”.

E c’è da dire che alla fin fine per la Samb stessa è andata meglio così, vista l’esplosione di Lonardo che con uno Sbaffo già arruolato chissà se si sarebbe manifestata ugualmente: proprio la cessione del talentino all’Atalanta ha di fatto ora spianato la strada a questo ritorno di fiamma, probabilmente concretizzatosi al momento giusto. Certo mentre a Recanati era assoluto re, servito e riverito, a San Benedetto sarà un ulteriore leader, che va ad aggiungersi ai vari Eusepi, Guadalupi e Gennari, ma, come lui stesso ha ammesso nella conferenza stampa di presentazione, è ben consapevole di doversi guadagnare il posto, perché allo stato attuale, dati gli equilibri e la quadratura raggiunti dalla squadra e ben manifesti proprio davanti ai suoi occhi domenica scorsa e la necessità di recuperare da un infortunio che lo tiene lontano dal rettangolo verde da ottobre, partirà dalla panchina.

Dovrà, come capitato contro la Recanatese a Moretti e Baldassi, farsi trovare pronto quando Palladini glielo chiederà ed essere considerato una freccia in più nell’arco rossoblù, per esperienza, tecnica e collocazione tattica, potendo fungere sia da trequartista nella stessa posizione che occupava Lonardo che da prima punta in caso di indisponibilità di capitan Eusepi. Giocando poi con le due punte centrali, in realtà ne mancherebbe ancora una quarta in rosa, possibilmente under 2006, che, per non lasciare nulla al caso, dovrebbe essere l’ultimo innesto, visto che almeno un altro calciatore di quella classe servirebbe proprio (attualmente ci sono solo Orsini e Tataranni). Ora l’importante è che sia Sbaffo umilmente entri in punta di piedi nel gruppo a disposizione di mister Palladini sia che i suoi nuovi compagni di squadra lo accolgano nella loro “famiglia”, consapevoli che con lui si potrà “ruggire” ancor più ed azzannare definitivamente questo campionato.

Alessio Perotti

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