La legge del Riviera delle Palme “mata” anche una Vigor Senigallia qui abitualmente corsara (tre vittorie consecutive, compresa quella recente di Coppa) e nel suo fortino la Samb raccoglie la quinta vittoria sulle sei gare disputate, avendo sempre la meglio di domenica, visto che l’unica sconfitta è maturata di mercoledì contro un Avezzano, che comunque, con l’ulteriore raid odierno a Notaresco, sta risalendo la classifica. Per certi versi simile all’ultimo successo casalingo contro l’Ancona, il terzo 1-0 tra le mura amiche è giunto, capitalizzando il vantaggio siglato nella prima frazione, difeso a denti stretti nel finale, visto che ancora una volta non si è riusciti a chiudere anzitempo la contesa.
Di nuovo siamo qui a recriminare sulle tante opportunità sprecate in ripartenza, sull’incapacità di buttarla dentro in area e su errate decisioni al momento dell’ultimo passaggio. Per altri versi, almeno tatticamente, la ripresa ha ricalcato quella di Chieti: dopo un quarto d’ora della ripresa Clementi, per la prima volta sconfitto a San Benedetto, ha abbandonato il 3-5-2, passando al 4-3-3 con l’inserimento di un attaccante (Ferrara) in luogo di uno dei tre centrali difensivi (Rotondo), a cui, come appunto avvenuto all’Angelini, ha risposto Palladini con l’ingresso di una mezzala (stavolta D’Eramo) per il match winner Lonardo (per il “talentino” ecco alla Ingmar Bergman il settimo sigillo), convertendosi anche lui al 4-3-3. Così come il trainer di casa nostra ha replicato ulteriormente a dieci minuti dal termine l’avvicendamento di Battista con Fabbrini, per cercare di avere maggiore possesso palla nelle battute conclusive.
Con questi tre punti la Samb si riappropria della prima piazza in solitudine, ma non stacca quelle che saranno probabilmente le più acerrime antagoniste, ovvero Teramo (prossima avversaria al Riviera) e Chieti, entrambe corsare quest’oggi e rispettivamente imbattute da 11 e 10 giornate. Ci sarà quindi veramente da battagliare senza sosta e per suffragare la grande ambizione (come è intitolata la pellicola sulla vita di Berlinguer attualmente nelle sale) della società rossoblù di riacciuffare quel professionismo, dove poco ha militato negli ultimi tempi (5 campionati negli ultimi 15 anni, 13 negli ultimi 30), ora servirà raccogliere il massimo nelle ultime 5 sfide del girone d’andata prima della pausa natalizia. Saranno 3 in trasferta (Sora, Termoli e quella che si prefigura come una festa prenatalizia tra tifoserie gemellatissime a Civitanova) e 2 parecchio sentite in casa contro una diretta concorrente come il Teramo e una squadra molto in difficoltà quale la Fermana.
Ma, come anticipato una settimana fa, servirà anche cominciare a delineare un mercato, da cui tutte le altre contendenti usciranno molto rafforzate. Come già detto, si dovrà definire meglio il pacchetto under e in questo senso dovrebbe finalmente andare in porto la trattativa per il ritorno di Zoboletti, ma anche a questo punto sopperire a calciatori in precarie condizioni, come Paolini (recidivo) e Baldassi, e reperire magari un attaccante di razza di Serie D, capace di concretizzare quei numerosi palloni vaganti nelle aree avversarie. Si apre insomma una fase non decisiva, ma sicuramente cruciale nell’economia di questo campionato: quello che certamente non mancherà sarà l’apporto sempre caloroso di una tifoseria (oggi circa 5300 sugli spalti, escludendo i 360 di Senigallia), il cui amore negli anni passati troppe volte disperato, come canta Achille Lauro, sta divenendo sempre più travolgente.
Alessio Perotti
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