Col periodo natalizio, come da tradizione riemergono in ogni località nella fase preparatoria i propri rituali e soprattutto pietanze culinarie che connotato la tavola imbandita per l’occasione.
Nella cittadina sambenedettese si è soliti rispettare ciò che la cucina impone ed offre un’ampia assortita; data l’accezione de la devuziò e de lu recurde non possono mancare lu baccalà nghè ddù vrecculètte a lsse stando ad indicare i piatti da sempre consumati durante la Vigilia di Natale, oltre ai vari dolciumi preparati accuratamente ossia lu fristing eletto a dolce della tradizione natalizia marchigiana con un’incetta di ingredienti ben amalgamati insieme dalla cottura.
Un altro elemento emblematico è il posizionamento in quei giorni de lu cippe ad ardere all’interno del focolare domestico, richiamando un clima caloroso e di riflessione sul significato delle feste.
Preliminare attenzione veniva posta ai doni rivolti ai bambini e a le frèchene, regalando la cosiddetta pòpe de pezza ossia una bambola-pigotta molto gradita dalla fantasia giocosa dell’infanzia di quell’epoca.
si ringrazia Francesco Casagrande