È ormai tradizione, non solo a livello locale, il pellegrinaggio in commemorazione dei defunti che avviene nei primi giorni di novembre, a ridosso della festività di Ognissanti e appunto della commemorazione dei defunti. Tradizione, questa, che vive naturalmente anche nella realtà sambenedettese e che è sempre stata radicata e sentita nel corso degli anni. Dai “fiòre” e gli agghindamenti da apporre sulle lapidi dei propri cari fino ai “lemì” che tengono acceso il lume della fede e della vicinanza tra le anime: in tutto ciò verte quella validità del pensiero che di frequente viene sintetizzato con “me lu recorde da vève”, espressione che quasi vuole recedere il fatto del decesso per sopperire all’assenza fisica del defunto. Occasione, quella di inizio novembre, che serve anche per commemorare tutte quelle vittime di tragedie in mare.
si ringrazia Francesco Casagrande