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Serie B a 40 squadre e semiprofessionismo: ecco come cambierebbe la Serie C


Sono giorni di incertezza e di attesa per la Serie C. Dopo il Consiglio Federale della FIGC della scorsa settimana, che ha aperto alla possibilità di ripresa del campionato, e in attesa dell’incontro col Governo che ci sarà giovedì 28 maggio, il mondo della terza serie si interroga su quello che sarà il futuro della categoria. Nel frattempo continuano a circolare voci sulla possibile riforma dei tornei di Serie B e proprio Serie C col passaggio al semiprofessionismo – più volte invocato dal presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli – che secondo alcuni potrebbe addirittura concretizzarsi per la stagione 2020/21. Tempistica piuttosto ristretta anche se alla FIGC sono stati margini di manovra anche per modificare gli attuali regolamenti in maniera più celere rispetto al passato.

LA PROPOSTA – L’obiettivo principale sarebbe ridurre la platea di squadre professionistiche, che passerebbe dalle 100 attuali (20 di Serie A, 20 di Serie B e 60 di Lega Pro) a sole 60 (20 di Serie A e 40 di Serie B) con la Serie C che diverrebbe semiprofessionistica. In Serie B si ritroverebbero le prime sei classificate nei tre gironi di Lega Pro nel corso di questa stagione, più le finaliste della Coppa Italia di Serie C. Nella terza serie, invece, resterebbero le 40 società non promosse in Serie B alle quali si aggiungerebbero 20 team di Serie D: le 9 vincitrici dei vari gironi più altre indicate per meriti sportivi.


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