Serie D girone F 2024/25: la Samb giocherà sempre in casa

È stato confermato a 18 squadre e con una conformazione simile a quella degli ultimi anni il girone F di Serie D, dopo che erano stati ipotizzati un ampliamento a 20 e l’inserimento di compagini, come la Nocerina, mai incluse in questo raggruppamento.

La fanno da padrone Marche e Abruzzo con 14 formazioni, quasi un flashback beneaugurante dell’ultimo campionato di Serie D vinto dalla Samb nel 2015/16 sempre con Ottavio Palladini in panchina, quando le due regioni di squadre ne avevano 15 e l’unica altra regione rappresentata era il Molise con Campobasso, Agnonese ed Isernia. Stavolta sono 4 le formazioni al di fuori di Marche e Abruzzo, divise equamente tra il solito Molise e il Lazio: le confermate Termoli, Roma City e Sora e la neopromossa Isernia, che riabbraccia la Serie D dopo 5 stagioni consecutive di Eccellenza.

Fu proprio contro i ritrovati molisani che la Samb, anche in quell’annata di Palladini, vinse una rocambolesca ultima partita casalinga nel palpitante campionato di Serie D 2012/13 conquistato al fotofinish: in rimonta Pazzi e compagni si imposero 3-2 al Riviera, prendendo lo slancio giusto per la promozione, concretizzatasi nel famoso 2-1 del 5 maggio 2013 al Tubaldi di Recanati. Ed ecco allora un’altra sfida che si ripresenta, quella con una Recanatese, che allora navigava nei bassifondi e in quel campionato appunto retrocesse, salvo poi essere ripescata paradossalmente proprio al posto della fallita Samb, e che invece stavolta è una conclamata big, in cerca di riscatto dopo l’amarissima retrocessione maturata un attimo prima del triplice fischio finale nel play out di Pesaro. E la società di Guzzini ha senza mezzi termini dichiarato le proprie intenzioni, confermando top player come il duo d’attacco Sbaffo-Melchiorri, l’ex Samb Raparo a centrocampo e l’esperto Ferrante in difesa, oltre al ritorno dall’Altamura del trequartista D’Angelo.

Saranno i leopardiani a contendersi la Serie C con le altre due maggiori accreditate al salto di categoria, la Samb con un reparto offensivo dalle enormi potenzialità, a cui Palladini dovrà fornire i giusti equilibri, e L’Aquila col tandem offensivo argentino Banegas-Belloni e tante conferme della passata stagione chiusa al secondo posto e con la vittoria dei play off, ma che clamorosamente ha appena perso il suo condottiero Cappellacci, improvvisamente dimessosi. Pericolose outsider saranno Roma City e Notaresco rispettivamente degli ex Barberini ed Arrigoni, l’Atletico Ascoli, che ripropone Seccardini in panchina e l’ossatura dello scorso campionato, concluso in crescendo, in cui sono stati innestati interessanti under, Maio al fianco di Ciabuschi e l’“usato sicuro” Nonni ex Pineto e Campobasso in retroguardia, la Vigor Senigallia dell’ambizioso avvocato statunitense Lewis, ex vicepresidente del Cesena e presumibilmente la nuova Ancona che ha riabbracciato due figure storiche, come Guerini e Gadda, rispettivamente presidente onorario e allenatore, e che in questi giorni sta allestendo un organico che ambirà ai primi posti.

Come con i dorici, che la Samb non incrocia dalla stagione di Serie C 2016/17, così si riproporranno altre storiche sfide con gli amici civitanovesi dell’ex trainer Sante Alfonsi e il Teramo di mister Pomante (entrambi provengono da una doppia promozione), nonché con la retrocessa ed ancora impelagata in ingarbugliate vicende societarie Fermana, il cui futuro è tutto da scoprire come d’altronde per Chieti ed Avezzano, anche loro reduci da travagli societari. L’unica certezza è che la Samb, come già evidente dal travolgente avvio della campagna abbonamenti, di fatto disputerà tutte le partite in casa (stucchevoli divieti permettendo) con la trascinante spinta del suo fantastico numero 12, che più che mai quest’anno non farà mai sentire soli i ragazzi di Palladini in questo agguerritissimo girone.

Alessio Perotti

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