OTTAVIO PALLADINI (all. Samb): «Oggi ci siamo espressi non così bene come in altre occasioni, ma abbiamo incontrato una squadra fisica, forte, che ci ha messi in difficoltà su un campo stretto, anche se ad onor del vero non mi sembra che ad eccezione del rigore (che mi è parso netto, bravo Orsini a pararlo) abbiamo rischiato tantissimo. Eravamo consapevoli delle insidie che ci avrebbe riservato questa gara perché qui tante squadre, come il Chieti, hanno sofferto tantissimo. Siamo stati bravi, a dispetto di qualche occasione, a concedere poco.
Mini-fuga? No, il campionato è ancora lungo e la partita di oggi è l’ennesima dimostrazione che questo è un torneo in cui ogni domenica affronti un avversario forte; noi dobbiamo restare con i piedi per terra, abbiamo sofferto e dico bravi ai ragazzi perché le partite si vincono anche in questo modo. Vogliamo dedicare la vittoria al direttore Gigi Traini, che in settimana ha perso il padre. Orsini ed Eusepi? Nel calcio gli infortuni fanno parte del gioco, bravi i ragazzi che si sono fatti trovare pronti. Semprini non lo scopro certo io, è un portiere forte e purtroppo – sia per la regola degli under sia per il fatto che Orsini stia facendo benissimo – finora non ha giocato quasi mai: si è comportato molto bene, parando il rigore molto bene andando a prenderla all’angolino.
Siamo stati anche fortunati poi nel trovare subito il raddoppio, anche per questo ho fatto i complimenti all’allenatore del Sora perché ci siamo trovati di fronte una squadra forte. Abbiamo dimostrato di essere una squadra che anche nelle difficoltà, attraverso il sacrificio, riesce a portare a casa risultati importanti. La nostra panchina lunga ci permette anche di adottare soluzioni come Candellori terzino: questa è la nostra forza, dobbiamo continuare così. Ora ci godiamo questa vittoria, poi da martedì inizieremo a pensare a quella col Teramo, che sarà un’altra partita molto difficile».
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