Il numero nove è molto più incisivo dell’ex Maceratese. Difesa e centrocampo soffrono terribilmente, davanti Tortolano si fa apprezzare finché c’è benzina nel serbatoio…
PEGORIN
Caridi ha modo di prendere la mira, puntare e sparare in maniera del tutto indisturbato dai venti metri ma il portiere rossoblù sul pallone ci va con poca convinzione e la combina grossa. Non può fare nulla, invece, sulla rasoiata di Zammarini. 5
DI FILIPPO
Dalle sue parti Caridi e Regoli duettano e trovano il fondo con facilità. Vero che non è supportato a dovere dai compagni ma il disimpegno con cui propizia l’azione del 2-0 mantovano è un errore da penna blu. Rimedia – in parte – con gli assist per Sorrentino che fruttano un palo ed un gol. 5,5
MORI
Quando Caridi porta palla quasi al limite dell’area invece di pressarlo indietreggia lasciandogli tempo e spazio per battere un non perfetto Pegorin. Spesso in sofferenza quando viene puntato dagli avversari, palesa grandi difficoltà a livello atletico. 5
DI PASQUALE
Conferma le buone impressioni di Macerata: in una difesa che viene bucata con impressionante facilità lui dimostra buona condizione atletica, lucidità negli interventi e personalità quando c’è da far ripartire l’azione. Non resta che sperare che il suo sia un infortunio da nulla. 6,5
PEZZOTTI
Il capitano sulla sinistra ha vita decisamente più facile rispetto a Di Filippo, per questo può concedersi qualche sgroppata delle sue. Quando nel finale – sotto la Nord che preme – si ritrova un buon pallone calcia malamente e vanificando una buona chance. 6
BERARDOCCO
In entrambe le fasi di gioco il suo supporto è insufficiente. Da lui ci si aspetta la giocata che acceleri l’azione, invece si dimostra troppo lento e scolastico nella gestione del pallone. Raggio Garibaldi e compagni, invece, spadroneggiano in mediana. 5
CANDELLORI
Il giovanotto di Castorano fa rimpiangere la mancanza di un giocatore come Lulli che – anche se alle volte con eccessi di foga – dà un buon apporto sul piano fisico/atletico ai compagni di reparto. Spesso sovrastato dagli avversari, ne azzecca ben poche. 5
SABATINO
Qualche giocata prova ad abbozzarla ma anche il buon Saba non regge il confronto con i dirimpettai allenati da Prina, che spesso lo mettono in scacco con un buon giro palla. Dei tre di centrocampo rossoblù è comunque quello che più si avvicina alla sufficienza. 5,5
MANCUSO
Si sacrifica moltissimo in fase di appoggio nei primi minuti, giocando spesso da terzino aggiunto ma non riuscendo comunque a tamponare la catena Regoli-Caridi; raramente, però, arriva in zona cross. Si fa trovare pronto quando c’è da battere Bonato su sponda aerea di Sorrentino. 6,5
TORTOLANO
Nel primo tempo è di gran lunga il giocatore più pericoloso della Samb: pronti-via sfiora il gol con un sinistro al volo, poi cerca sempre la giocata riuscendo spesso a mettere in difficoltà gli avversari. La condizione fisica, però, è quella che è e nella ripresa si spegne. 6,5
FIORETTI
Nel primo tempo di palloni giocabili non ne arrivano moltissimi ma lui fa troppo poco per facilitare il lavoro ai compagni. Tante sportellate con Siniscalchi ma da un attaccante come lui ci si aspetta ben altro. 5
DI MASSIMO
A gran voce il presidente Fedeli ha invocato il suo utilizzo. Con un’intera frazione di gioco a disposizione, però, il talentino abruzzese non è riuscito a dare un apporto significativo alla manovra rossoblù, facendosi notare soltanto in un paio di occasioni nell’uno contro uno. 5,5
SORRENTINO
Più mobile ed energico rispetto a Fioretti: il suo ingresso in campo dà un volto nuovo all’attacco della Samb: più mobile ed energico rispetto a Fioretti. Nel giro di pochi minuti prima centra prima il palo e poi di testa appoggia per Mancuso che trova il gol dell’1-2. 6,5
FERRARIO
Nel finale prende il posto dell’infortunato Di Pasquale, giusto in tempo per vedere Romeo segnare il gol del definitivo 3-1. S.V.