Non si tratta del cult-movie con Nick Nolte e Gene Hackman sulla rivoluzione sandinista in Nicaragua, ma della spiacevole situazione in cui si trovano Magi e i suoi dopo aver steccato la terza partita consecutiva e aver raggranellato la miseria di due punti in tre match, di cui due casalinghi. È questo un pessimo inizio di campionato con un bottino tanto magro che non si ricordava da 10 anni, sempre da quella nefasta stagione 2008/09, terminata con la drammatica retrocessione maturata a Lecco, in cui dopo tre turni si era addirittura ancora fermi al palo.
Come in quella disgraziata stagione si sta ravvisando una pochezza offensiva davvero allarmante, con rare occasioni create, scarsa cattiveria in area di rigore dove si arriva sempre secondi e calciatori che la porta non la vedono proprio. Così mentre svettano a punteggio pieno le quotate Monza e Pordenone, la Samb, che avrebbe dovuto contendere loro le prime posizioni, annaspa, si spera solo per ora, nei bassifondi, sotto altre corregionali come la neo-promossa Vis Pesaro, uscita con un meritato pari dal Riviera, e soprattutto la rivelazione Fermana. L’amarezza del presidente Fedeli, che ha costruito una compagine con molti punti interrogativi (soprattutto con scarsa qualità in mezzo al campo e una palese sterilità offensiva), fa il paio con quella dei tifosi, già non particolarmente entusiasmati dal calciomercato condotto dalla società ed ora giustamente critici verso il modesto spettacolo offerto in campo. Lo stesso Magi, accolto in Riviera da un diffuso apprezzamento, sta faticando a trovare la “quadra”, cambiando moduli e schemi con esiti che rimangono deludenti. Peccato perché l’abbordabile calendario delle prime giornate si sta esaurendo e si concluderà con la prossima trasferta a Gorgonzola, contro una Giana Erminio reduce da due sconfitte consecutive. Poi al Riviera giungerà il quotatissimo Monza, definitivamente acquisito da Berlusconi e Galliani e che quindi si accredita come mattatore di questo campionato.
Redazione