Penalizzate pesantemente Reggina e Novara, ma in terza serie sono tante le squadre che potrebbero non iscriversi. In casa Samb il monito è quello di non buttare tutto all’aria per via di una stagione andata male, che però potrebbe riservare degli inaspettati colpi di coda. Ma ad oggi, pensare di far strada nei play off sembra utopia…
“Stiamo attenti a non sfasciare tutto” è una di quelle frasi che, per essere pensata o pronunciata, presuppone qualcosa di non positivo. Per arrivare ad esternazioni del genere non c'è soltanto bisogno di un ambiente caloroso che spesso si lascia prendere dalla foga e dalla passione; presupposti di frasi del genere lo sono anche le sconfitte, i fallimenti. Di fallimenti sportivi la Samb, in questo altalenante campionato, ne ha collezionati ben troppi. Ecco, dunque, che in queste ultime settimane, con l'acutizzarsi di questa incostanza di risultati (ultime quattro partite: vittoria, sconfitta, vittoria, sconfitta) filastrocche come questa sono state sempre più ricorrenti. Giocatori, società, giornalisti ed – in qualche caso – anche tifosi hanno fatto passare, anche se in tempi diversi, il messaggio che per una stagione finora andata male non si deve “buttare a mare il bambino con l'acqua sporca”. Ma non a caso abbiamo utilizzato l'avverbio finora. Sta per iniziare, infatti, una fase di stagione che potrebbe risultare inaspettatamente decisiva per le sorti di molte squadre di Serie D: i play off. La Samb li ha già disputati nella stagione 2011/12. In quell'anno il peso specifico degli spareggi era molto relativo e, per i rossoblù, la stagione finì praticamente in occasione del derby con l'Ancona (vinto 1 – 0 grazie ad un gol di Carteri). A distanza di tre anni formalmente gli scontri diretti per la promozione non sono cambiati di molto, ma in sostanza il discorso rischia di diventare molto più complicato (e, nel contempo, affascinante). Spieghiamoci meglio. Le voci che vedevano diverse squadre di Lega Pro alle prese con serie difficoltà economiche si sono trasformate in incontestabili verità. Il Tribunale Federale ha inflitto 12 punti di penalizzazione alla Reggina ed 8 al Novara per il mancato pagamento di alcuni stipendi relativi al 2014: decisioni che hanno sconvolto le classifiche dei gironi A e C di terza serie. Sono, però, tante altre le squadre alle prese con i soliti problemi di liquidità e che in estate faticheranno non poco per iscriversi di nuovo. Archiviata la stagione della grande scrematura (quella dell'unificazione di Prima e Seconda Divisione), per la Lega sarà difficile non ricorrere alle surroghe, andando a pescare nel bacino della Serie D. In un contesto simile, rischiano di diventare molto più importanti di quanto non si possa già pensare i play off: le squadre che faranno più strada negli spareggi, logicamente, saranno più facilmente ripescate. Fondamentale diviene il mese di avvicinamento che – ad oggi – separa la Samb e tutte le altre contendenti all'inizio della fase supplementare di stagione. In questo lasso di tempo i rossoblù, a partire dalla guida tecnica Paolucci, dovranno cambiare registro rispetto a quanto fatto vedere nelle ultime settimane, impresa ad oggi molto complicata. Il primo a non dover buttare tutto all'aria dovrà essere proprio il tanto criticato allenatore abruzzese, cercando di correggere gran parte dei difetti (e ce ne sono!) emersi nel corso dell'annata e facendo leva su quel poco di buono che si è visto. Questo anche e soprattutto per riconquistare un pubblico che – in special modo nelle partite secche – può essere determinante come pochi altri in Italia. Molto dipenderà anche dalla volontà dei vertici societari di perseguire questo obiettivo. Perché, nonostante tutto, questa strana, stranissima stagione, può riservare ancora dei graditi colpi di coda. Pensare alla promozione per vie secondarie quando si hanno ancora scolpite nella mente le immagini dei giocatori della Samb contestati e costretti a togliersi la maglia dinanzi alla curva nord può sembrare assurdo, ma è pur vero che la ruota della buone sorte – prima o poi – dovrà anche girare dalla parte dei bistrattati colori rossoblù.
Daniele Bollettini