Neanche il tempo di sedersi comodi che alla prima sortita teramana i padroni di casa fanno tremare le gambe alla Samb. Corner dalla sinistra scodellato in area, Caidi è tutto solo e incorna. Bove salva sulla linea. Un giro di lancette dopo è Di Renzo ad approfittare di un vuoto dalla fascia sinistra per puntare Zaffagnini, ma l’ex Albinoleffe riesce a rifugiarsi in angolo. Un avvio decisamente poco positivo per i rossoblù, in balìa dei padroni di casa. Magi cambia: si torna al 4-4-2. Al 21’ la Samb si lancia in contropiede con Rapisarda che strappa un pallone al limite dell’area di competenza e si lancia verso la conquista dei lidi avversari. Dietro, il Teramo, è scoperto e a rimorchio arriva Russotto che cicca la conclusione facendo tirare un sospiro a Lewandowski. Inquietante dato che emerge dalla prima frazione è la facilità con la quale i padroni di casa penetrano tra le fila avversarie. Troppo fragile il muro in mediana, in difficoltà quello difensivo riadattato con Zaffagnini, Miceli, Di Pasquale e Gemignani. Poco prima della mezz’ora un timida azione della Samb solleva gli animi: Russotto riceve dal fallo laterale di Rapisarda, si coordina e spedisce in area un campanile altissimo. Stanco viene anticipato, ma sull’out mancino c’è Gemignani che serve Bove. L’ex Juve si coordina e prova la conclusione che si spegne di poco sul fondo. I ritmi calano sensibilmente con la Samb che non riesce proprio ad impensierire il portiere di casa. Fortunatamente anche Sala, siano benedetti gli imprecisi piedi degli avanti biancorossi, si limita al compitino.
Teramo-Samb, 0-0 alla fine del primo tempo: rossoblù troppo leggeri
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