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Teramo-Samb 1-2, IL COMMENTO: Come nelle favole

TERAMO-SAMB 1-2, RESPINTO IL RICORSO BIANCOROSSO:
RISULTATO OMOLOGATO, MA SQUALIFICA PER MORETTI
TERAMO-SAMB 1-2, FOTOTIFO SPECIALE:
DALL’EX GALOPPATOIO ALLA FESTA IN CENTRO

Eccola Samb, finalmente è tua! Quella Serie C, prepotentemente inseguita dallo scorso anno, quando ad un passo dal baratro e da una probabilmente irreversibile scomparsa, la famiglia Massi ti ha raccolta e rilanciata. E la favola Samb, quella che di generazione in generazione si tramanda, potrà ancora essere raccontata. Come era successo a L’Aquila, in un’altra sfida esterna contro la seconda in classifica, Vittorio ha abbracciato ciascun calciatore nel prepartita all’imbocco degli spogliatoi, andando poi ad assistere al match in curva assieme ai circa 150 supporters di casa nostra; a fine partita Fausto sventolava la bandiera rossoblù di fronte agli stessi tifosi in visibilio. Assieme al d.s. De Angelis, ha costruito una squadra formata da ottimi calciatori e grandi uomini, quelli che proprio negli scontri diretti si sono esaltati, sconfiggendo con un doppio 2-1 il Teramo, che proveniva da quattro vittorie consecutive, con un 8-0 totale L’Aquila, inizialmente accreditata come maggiore antagonista e raccogliendo un pari e una vittoria di fronte a 10000 spettatori contro il Chieti.

Ha fatto il vuoto dietro di sé la Samb, in testa praticamente per tutto il campionato, dopo il raid al Gran Sasso d’Italia e la decima vittoria di fila, gestendo i punti di vantaggio accumulati con il solo passaggio a vuoto contro la nemesi Avezzano, ma la riduzione del divario a 7 lunghezze da parte del Teramo domenica scorsa aveva comunque generato ansia soprattutto in vista dello scontro diretto del Bonolis. E in effetti soprattutto nel primo tempo la giovane formazione (solo due calciatori con più di 25 anni con l’ex Angiulli veterano a 33 primavere e quattro under nello schieramento iniziale) di Marco Pomante, che ha avuto proprio Palladini come suo capitano al Pescara, ha messo in affanno gli ospiti, subito riagguantati dopo il momentaneo vantaggio. Poi il cambio di modulo operato dal tecnico rossoblù, che si è messo di fatto a specchio di fronte al 3-4-2-1 abruzzese, ha permesso ad Eusepi e compagni di gestire meglio la partita, soffrendo meno, se non su qualche tracciante aereo, ribaltando l’azione e trovando nuovamente il gol con la doppietta di un sontuoso Guadalupi (seconda doppietta per lui, giunto a quota 8 centri e già in gol nella sfida d’andata, dopo quella contro l’Atletico Ascoli).

La ventesima vittoria stagionale mantiene l’andamento del girone di ritorno pressoché identico a quello dell’andata (solo 2 punti in meno) e coincide con il quinto en-plein, dopo quelli messi a segno contro Recanatese, L’Aquila, Isernia e Vigor Senigallia. Stavolta ha tagliato il traguardo della promozione in Serie C con 3 giornate d’anticipo la Samb (come nella stagione 2000/01 con Mei condottiero e Gaucci patron), una sola in ritardo rispetto al campionato 2015/16 sempre con Palladini mister e Fedeli presidente (nel 2012/13 la promozione, poi cancellata, arrivò all’ultima giornata, a Recanati). E proprio Palladini, alla quarta promozione da allenatore (quinta considerando pure quella da giocatore con Rumignani in panchina nel 1990/91 lottando anche allora contro il Teramo allenato da Del Neri), è indubbiamente l’uomo copertina, lui sambenedettese doc. È stato assolutamente il DNA Samb a fare la differenza in questa storica ed avvincente promozione, quello della famiglia Massi al timone societario e di Ottavio Palladini a quello tecnico. Unitamente alla travolgente passione e allo smisurato amore di una tifoseria, che dopo veramente tanti bocconi amari ingoiati nel corso degli ultimi 30 anni, ora sta finalmente festeggiando, anche se, come se non fosse bastato tutto quello subito in passato, ci sarà da attendere l’esito del ricorso teramano (arrivato nelle ultime ore, QUI i dettagli), per godersi appieno questo strameritato traguardo.

Alessio Perotti

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