TIVOLI-SAMB 2-2, LA CRONACA
LAURO: «PRESI DUE GOL EVITABILI»
È successo davvero di tutto sul campo di un Tivoli che, di fronte alla superiorità tecnica della Samb, ha fatto capire sin dai primi minuti quale fosse il suo antidoto: la cattiveria agonistica, con interventi spesso al di là del consentito (Battista e Senigagliesi ne sanno qualcosa), che unita alla vena realizzativa di Camilli (davvero un bel prospetto il centravanti tiburtino) e l’irregolarità di un terreno di gioco su cui fare più di due passaggi consecutivi non era cosa semplice, poteva rendere più che complicata la partita della Samb.
La truppa di Lauro, però, la vita se l’è complicata da sola perché dopo venti minuti era già in vantaggio e aveva anche sfiorato il 2-0 con Tomassini, che poi nel finale ha sprecato clamorosamente la palla del possibile 2-3. Già, perché l’espulsione di Bontà a metà del primo tempo è stata la classica sliding door che ha svoltato l’inerzia del match: l’errore di Grillo sul tiro di De Marco ha fatto da detonatore all’entusiasmo tiburtino ricreatosi con la superiorità numerica e culminato col gol di Camilli. Tutto in tre dannati minuti per i rossoblù che, però, hanno reagito continuando a macinare gioco fino a pervenire al meritato pareggio e sfiorando anche il colpaccio.
Bene l’atteggiamento, bene l’apporto del neo arrivato Fabbrini, bene il rientrante Pagliari, benissimo il solito imprendibile Battista, ma il campionato di Serie D, che il popolo sambenedettese purtroppo conosce ormai bene, sta dimostrando con i fatti che il tempo degli “errori terapeutici” è finito da un pezzo. La parte della lepre adesso la recita il Campobasso e la Samb non può permettersi in alcun modo passi falsi, che essi dipendano da errori individuali o di squadra, allenatore, arbitro conta poco: l’unica cosa che conta è vincere.
Daniele Bollettini
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