Nel percorso di crescita di un ragazzo, a livello umano e sportivo, è importante che a questo vengano trasmessi determinati valori: è per questo che il Torrione, durante questa stagione, ha affiancato al settore giovanile una psicologa, Enrica Manelli, che coadiuva gli allenatori nel lavoro con i ragazzi; ecco le sue parole su questi primi mesi di collaborazione.
«È la prima volta che mi trovo a collaborare con una società sportiva, è un’esperienza che mi sta entusiasmando; io sono specializzata nell’età evolutiva, e ho quotidianamente a che fare con bambini e ragazzi di diverse età, per questo la proposta del Torrione va di pari passo con quello che è il mio lavoro. Ovviamente non è facile, perché i ragazzi vogliono giocare a calcio e nelle ora di allenamento molto sfogano le loro energie e la loro iperattività, quindi come in tutti i gruppi c’è chi è più entusiasta e chi meno, non è semplice gestire l’ambiente dello spogliatoio. Devo dire, però, che ho notato coinvolgimento da parte di tutti, anche quelli che sembrano distratti o annoiati, se vengono sollecitati. Mi piace molto lavorare con i ragazzi, c’è sempre da imparare da loro, sono imprevedibili e non ti consentono di dare le cose per scontate, hanno creatività e fantasia, ci aiutano a vedere il mondo con i loro occhi e con sguardo meno cupo; ci ricordano che devono essere curati, sollecitati, hanno bisogno delle nostre attenzioni perché sono la parte più bella del mondo».
Gian Marco Calvaresi