Nel punto di Alessio Perotti lo stato dell’arte in casa Samb dopo la pesante sconfitta rimediata con il Chieti e la dura contestazione della tifoseria. Dalla leggenda del Liverpool Bill Shaknly a Fast&Furious, sperando nella continuità societaria…
E' deflagrato l'ambiente rossoblu dopo il k.o. bis inferto dai neroverdi impreziositi dal talento di Esposito e le sette reti subite in due gare consecutive casalinghe (umiliazione mai ricordata neanche in B e in C). L'assenza assoluta della fase difensiva e di accorgimenti tattici da ABC calcistico ha neutralizzato del tutto quel poco di buono mostrato inizialmente dalla cintola in su. Non basta il migliore attacco del raggruppamento, così come le ennesime reti del duo Tozzi Borsoi-Napolano, giunti in due al totale di 28 marcature, per sopperire all'ormai cronica assenza di identità e solidità di squadra. Così capita che la Samb possa prendere gol al minimo refolo di vento avverso e dileguarsi senza nessuna capacità di reazione. Sono difetti congeniti, venuti alla luce già dall'alba di questo torneo (ricordiamoci di Agnone, ma anche di Celano dove pur vincendo si soffrirono tremendamente gli abruzzesi ridotti in dieci) e ingigantiti dalla delusione e da un calo di concentrazione seguiti al tramonto definitivo dell'obiettivo della promozione diretta. Per invertire la rotta non sono giovati né il mercato invernale né i ritiri né tantomeno il cambio di manico con un Paolucci che continua a mettere alla sbarra i suoi calciatori, deresponsabilizzandosi, così come ha fatto domenica scorsa, esponendo alla gogna pubblica Lobosco, non certo l'unico artefice della disfatta, con una sostituzione che avrebbe potuto effettuare all'intervallo. Le prime mazzate ai calciatori le sta impartendo proprio il loro allenatore più che i tifosi, che sicuramente avranno passato il segno a fine gara, ma che alla resa dei conti non meritano certo di essere additati come i boia dei ragazzi rossoblu. Si è così frantumata definitivamente quella Santa Trinità indicata dal mitico allenatore del grande Liverpool Bill Shankly nel sodalizio tra giocatori, tecnico e tifosi. A questo punto tocca alla società intervenire decisamente per rimettere assieme i cocci di una stagione, che comunque prevede ancora l'epilogo dei play-off e che merita di essere terminata perlomeno con dignità, anche perché nonostante tutto la Samb resta la terza forza del campionato. Poi sarà utile trarre insegnamento dagli errori, umani, commessi quest'anno, in cui comunque sarebbe stato difficilissimo vincere vista l'imbattibilita' della capolista, per migliorare, senza necessariamente rivoluzionare tutto, nella prossima stagione. Solo passo dopo passo (vedasi l'esempio teramano), senza improvvisare e senza cedere al fast&furious, si potrà tornare tra i professionisti e in questo senso un ruolo fondamentale sarà giocato dalla continuità societaria, più che mai necessaria per non dover ricominciare ancora una volta tutto daccapo.
Alessio Perotti