La legge dei due gol di scarto come simbolo di personalità, ma anche i cambi di modulo scelti da Palladini a testimonianza della versatilità del gruppo. Ma guai a montarsi la testa: domenica c’è una sfida tradizionalmente calda con la Jesina…
Avanti a suon di due gol di scarto la Samb di Palladini, che timbra autorevolmente il quarto successo su quattro partite, in cui ha subito una sola rete, per giunta su rigore generosamente concesso all’Amiternina. Certo il calendario agevole ha dato una mano al trainer sambenedettese, anche se la Folgore brillantemente surclassata domenica scorsa era una delle formazioni piu’ in condizione del raggruppamento. Una spinta ai rossoblu la danno anche le immediate inseguitrici, che fanno harakiri in zona Cesarini con un Matelica recidivo per la seconda volta consecutiva riacciuffato nei minuti di recupero, mentre il redivivo Sivilla con una sontuosa tripletta rilancia le velleita’ fanesi. Dopo 12 turni la Samb ha gli stessi punti, 28, della battistrada Maceratese dello scorso anno e cio’, unitamente alle sei lunghezze di vantaggio, fa sognare i tifosi pronti ad invadere Jesi, ma visto che siamo a Novembre guai ad illudersi. Come si suol dire c’e’ da battere il ferro finche’ e’ caldo, cercando nelle prossime tre partite, di cui due consecutive al Riviera, di incrementare ulteriormente il vantaggio prima di chiudere girone ed anno contro Chieti e San Nicolo’. Intanto un'arma in più degli uomini di Palladini e’ rappresentata dalla duttilità tattica, che non fornisce riferimenti certi agli avversari e che può sorprendere da un incontro all’altro ed anche nel corso dello stesso match. Dopo il 4-2-3-1 beoniano sfavillante in trasferta, ma fragile al Riviera, Palladini ha prima proposto il 4-3-3, schema con cui aveva vinto la serie D nel 2012/13, quindi domenica scorsa il 4-4-2, lay-out con cui aveva invece precedemente conquistato l’Eccellenza nel 2009/10. Le varianti non mancano quindi ai rossoblu, che al mercato dicembrino dovranno solo richiedere alternative, perché Barone e Sabatino non potranno giocare sempre e Bonvissuto e Prandelli sembrano tuttora corpi estranei, evitando nel contempo topiche come quelle dello scorso anno, quando addirittura ci si indeboli’ con le partenze di Borgese, Valim e Di Paola, rimpiazzati dai deludenti Paulis, Menicozzo ed Alessandro. E domenica ci sara’ la solitamente calda sfida del Carotti tra due formazioni reduci da quattro successi di fila e che la Samb dovra’ affrontare con rispetto, ma anche con la consapevolezza della propria forza, non cadendo nelle trappole, vedi palloni trafugati, presumibilmente tese dai leoncelli per sopperire al gap tecnico. Sarebbe bello ripetere l’exploit con la punizione-capolavoro di Contini, che nel Dicembre 2000 lancio’ la Samb di Gaucci verso la vittoria del campionato di serie D.
Alessio Perotti