Unione Rugby SBT, coach Lobrauco: «Convinto dall’entusiasmo del presidente Spinozzi»

E’ iniziato il nuovo corso all’Unione Rugby San Benedetto che vedrà in panchina il coach argentino Leandro Lobrauco, nativo di Rosario, che vanta esperienze come giocatore nel nostro paese ma ha anche vinto un campionato di Serie B con Milano.  «Avevo già conosciuto il Presidente Edoardo Spinozzi in passato tramite Facundo Palavezzati – spiega Lobrauco – in quanto avevo dato una mano come traduttore e da lì siamo rimasti in buoni rapporti. Quello che mi ha convinto a venire a San Benedetto è il progetto della crescita del rugby, della struttura ma di tutte le iniziative già intraprese in questa città e questo mi è sembrato molto interessante. Oltre a ciò sicuramente l’amore per l’Italia.

Ho giocato nel vostro paese dal 2000 al 2007 con Cus Roma, L’Aquila poi due anni al Petrarca e due a Rovigo. L’anno successivo sono tornato in Argentina e ho continuato a giocare fino al 2011 con l’Atletico Rosario, squadra della mia città. Quando ho smesso di giocare sono tornato in Italia con tutta la mia famiglia perché volevo allenare e con Milano abbiamo vinto la Serie B, approdando in Serie A. Lo scorso anno sono tornato nel mio paese per esigenze famigliari e ora sono di nuovo qui ma da solo e confesso che non è stata una decisione facile, una scommessa importante. Confesso che mi ha convinto l’entusiasmo del presidente, ho avuto altre proposte ma solo lui ha permesso che tornassi in Italia.

Ho seguito sempre le sorti della Samb Rugby perché anche da lontano guardavo le partite poi conosco anche Alfonsetti con cui ho giocato insieme a L’Aquila ed è un grande amico ed ero anche un po’ tifoso. Mi è piaciuto il metodo di lavoro e l’impegno che Spinozzi ci mette, un presidente sempre presente».

Il presidente ha scelto lei anche come figura di riferimento un po’ per tutto il movimento
«Si sto dando una mano anche a livello organizzativo cercando di parlare con tutti la stessa lingua, avere allenatori preparati, pronti, perché dobbiamo continuare a crescere nel numero di ragazzi. Abbiamo l’idea di creare delle scuole rugby nei paesi vicini e fare unione per essere un punto di riferimento di questo sport in tutta la regione Marche».

Cosa si aspetta dal nuovo campionato di Serie B?
«La rosa sarà più o meno quella dello scorso anno anche se il campionato richiederebbe 2-3 giocatori per ogni ruolo. Se non ci saranno infortuni io credo che siamo una buona squadra perché i ragazzi hanno tanta voglia di fare. Stanno rispondendo bene agli allenamenti. Di sicuro c’è da lavorare. Il nostro obiettivo è mantenere la categoria cercando di migliorare il risultato dell’anno scorso. Ogni anno bisogna sempre migliorare».

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