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Unione Rugby SBT, Spinozzi: «Squadra confermata per il 90%, preso Federico Pelozzi»

L’inizio del campionato di Serie B per l’Unione Rugby San Benedetto è ancora lontano in quanto il primo match è fissato per il prossimo 13 ottobre in quel di Gubbio. Col Presidente Edoardo Spinozzi abbiamo fatto il punto della situazione per quanto riguarda la prima squadra ma anche dei tanti progetti che la società sambenedettese sta portando avanti o stanno per partire: «A livello di prima squadra abbiamo deciso di confermare per un buon 90% la stessa rosa dello scorso anno che si è ben comportata in campionato e che ha chiuso con un buon piazzamento in classifica.

Siamo riusciti a mettere a segno un gran colpo di mercato, un numero 10 di esperienza, Federico Pelozzi proveniente dal Settimo Torinese che si occuperà del nuovo progetto Rugby Town il quale partirà tra qualche giorno a Cupra Marittima e dedicato ai ragazzi dai nove ai quattordici anni i quali potranno allenarsi e conoscere il gioco del rugby, con due appuntamenti settimanali svolti dagli stessi allenatori che seguono la prima squadra. Oltre a Pelozzi la rosa è stata arricchita da quattro innesti provenienti dal settore giovanile, ragazzi che hanno già esordito in prima squadra nell’amichevole disputata la scorsa settimana».

Spinozzi, poi, si sofferma sul grande movimento che la società rivierasca sta portando avanti a livello giovanile: «Siamo ripartiti sia con la formazione Juniores che con il minirugby e voglio ricordare la partnership con l’Amatori Ascoli per quanto riguarda le under 12-14-16 e 18, una collaborazione che abbraccia sia il reparto sportivo che quello tecnico per dare ai ragazzi una formazione migliore su larga scala. Voglio anche citare un altro progetto, “Rugby Italians Experience”, che prevede l’accoglienza di minori che arrivano dall’Argentina. Noi diamo loro la possibilità di formazione sotto l’aspetto della lingua italiana, l’avvicinamento al mondo del lavoro e naturalmente il rugby perché il regolamento prevede che dopo la quinta gara disputata con una squadra italiana, diventano italiani non per passaporto ma per formazione».

E in conclusione: «Quest’anno abbiamo anche realizzato il primo diario brandizzato Unione Rugby che abbiamo regalato a tutti i nostri tesserati e stiamo realizzando anche un album di figurine».

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