di Alessio Perotti
Estati bollenti? Tormentoni finanziari, che tengono tutti col fiato sospeso nella bella stagione? Tutto relegato al libro nero dei ricordi. Come in campionato anche amministrativamente parlando, la Samb si conferma nel lotto dei top-team (finora solo in sei hanno presentato la documentazione completa) e ha già tagliato il traguardo dell’iscrizione, fino a qualche anno fa un autentico spauracchio. Se lo meritano davvero i supporters di casa nostra, che, al di là delle 10000 e passa presenze in quella che poi si è rivelata la vera finale play off (Samb-Cosenza), non hanno fatto mai mancare supporto e passione anche nei frangenti più bui e non sono stati certo pochi. E’ chiaro poi che un plauso se lo merita questa società, che con una gestione economica equilibrata, senza peraltro rinunciare alle giuste e doverose ambizioni in una piazza calorosa come quella sambenedettese, si sta rivelando davvero esemplare nel tribolato panorama della C, che inesorabilmente si accinge a perdere altre realtà, dopo la rinuncia del Bassano, fagocitato da patron Rosso nel Vicenza. E’ così avvenuto il varo della nuova stagione, la quarta dell’era Fedeli, che uguaglia la durata dei più longevi reggenti post-Zoboletti, ovvero Venturato e Gaucci. Non solo “start” amministrativo però, ma anche tecnico, visto l’ingaggio di direttore sportivo (Lamazza) e allenatore (Magi). Mai tanto ampio consenso si è registrato all’annuncio del nuovo tecnico: un onore ma anche un onere per il competente e apprezzato trainer pesarese. Dopo aver sfiorato la panchina rossoblu nel 2015 con Moneti, appena un mesetto prima dell’avvento di Fedeli, e lo scorso anno, quando fu comunicato tra lo stupore e il disappunto generale l’accordo con Moriero, ecco finalmente Beppe Magi pronto e carico per guidare la rosa che l’ex “diesse” messinese e la famiglia Fedeli allestiranno. In realtà qualche petalo ci sarebbe già, considerando che non sono pochissimi i calciatori con il contratto già in pugno per la prossima annata (Pegorin, Rapisarda, Mattia, Miceli, Di Pasquale, Bove, Gelonese, Candellori, Stanco e Di Massimo) e che altri (vedi Trillò, Bengala, Renzi e Antonelli) torneranno alla base dal fine prestito. Ci sono poi tre rinnovi (Conson, Esposito e Marchi) che la società è intenzionata a stipulare, controparte acconsentendo, per cui non è che si parta proprio da zero, anzi… Andrea Fedeli, che nei suoi tre anni di Samb, ci ha sempre preso con il pronostico si è già espresso: l’obiettivo è migliorare il recente terzo posto. E siccome per Magi, che ha già due promozioni nel curriculum (Maceratese e Gubbio), dovrà pur valere la regola del “non c’è due senza tre”, ecco che in una notte di inizio estate è lecito sognare un anno Magi…co!